La censura russa colpisce reti sociali, giornalisti e chiunque parli contro l'invasione dell'Ucraina. Intanto la cestista USA Griner potrebbe venire usata come pedina di scambio
Un tribunale di Mosca ha multato i proprietari dei social media WhatsApp e Snapchat per il loro presunto rifiuto di inserire fisicamente i dati degli utenti russi nei server sul suolo russo. Snapchat è stato multato per un importo di 1 milione di rubli (circa 17.000 dollari USA), WhatsApp messenger, di proprietà di Meta, è stato colpito da una sanzione di 18 milioni di rubli (circa 300.000 dollari USA).
Separatamente, la giornalista russa Marina Ovsyannikova è apparsa in tribunale per la prima udienza in un processo in cui è accusata di "screditare" l'esercito.
In un altro procedimento, il ministero della giustizia russo ha avviato un'udienza preliminare per vietare il lavoro dell'agenzia israeliana "Sokhnut" in Russia. L'Agenzia è un'organizzazione senza scopo di lucro che aiuta gli ebrei a rimpatriare in Israele.
L'azione è stata motivata da una presunta violazione della legge russa.
Intanto Washington si starebbe attivando per favorire il rimpatrio della cestista americana Griner arrestata in aeroporto per possesso di cannabis terapeutica, vietata in Russia.