"Non c'è cultura superiore". Il Papa replica alle critiche dei nativi

Papa Francesco saluta la folla durante il suo viaggio in Canada
Papa Francesco saluta la folla durante il suo viaggio in Canada Diritti d'autore GEOFF ROBINS/AFP or licensors
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"La Chiesa si liberi dall'idea che una cultura superiore possa legittimare dominio e coercizione". Il Papa una replica ai nativi canadesi. Da loro proteste contro la Chiesa: "Abolisca la dottrina che legittima colonizzazione e assimilazione"

Non esistono culture superiori. Il Papa replica alle critiche dei nativi

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"Non esiste una cultura superiore ad altre. La Chiesa si liberi dall'idea che questo assunto possa legittimare dominio e coercizione". Nel quinto giorno del suo viaggio in Canada, Papa Francesco replica alle proteste dei nativi, che poco prima, nel nel santuario nazionale di Sainte-Anne-de-Beaupré avevano reclamato l'abbandono di una dottrina ecclesiastica del XV secolo, che secondo loro aveva spianato la strada a colonizzazione e programmi di assimilazione. Il riferimento è in particolare a una bolla papale emessa da Niccolò V nel 1452 e poi mai agrogata, con cui riconoseva al re di Portogallo Alfonso V, nelle sue conquiste sulle coste africane dell'Atlantico "libera facoltà di catturare e soggiogare Saraceni e pagani, come pure altri non credenti e nemici di Cristo" e di "prendere loro ogni tipo di beni, mobili o immobili". 

Noi vi concediamo la piena e libera facoltà di catturare e soggiogare Saraceni e pagani, come pure altri non credenti e nemici di Cristo (...) di prendere ogni tipo di beni, mobili o immobili.
Papa Niccolò V, 1452

Il Papa alla politica: "Contro le sfide globali superi divisioni e convenienze immediate"

Alla vigilia, incontrando il premier Justin Trudeau, Papa Francesco aveva già ribadito le sue scuse ai nativi per le politiche di assimilazione condotte in Canada con l'avallo della Chiesa. Nella stessa occasione aveva anche condannato la"follia della guerra" e lanciato un richiamo alle sfide del multiculturalismo e un appello alla politica perché non guardi alle scadenze elettorali ma alle urgenze della nostra epoca. "Pace, migrazioni, clima impazzito e pandemia sono tutte sfide globali della nostra epoca - ha detto Papa Francesco - che sottolineano la necessità per la politica di superare gli interessi di parte. Occorre saper guardare, come la sapienza indigena insegna, alle sette generazioni future, non alle convenienze immediate".

La politica segua l'insegnamento della sapienza indigena: non guardi alle convenienze immediate, ma alle sette generazioni future
Papa Francesco

Trudeau sui nativi: "Le scuse non chiudono la questione, ma sono un primo passo"

Fulcro del viaggio apostolico resta però il mea culpa della Chiesa per l'avallo delle politiche di assimilazione dei nativi in Canada torna anche nei commenti del premier Trudeau. "Chiedere perdono non chiude la questione ma incarna un primo passo - ha detto rivolgendosi al Papa -. Le Sue parole hanno già avuto un impatto enorme".

Non sarà la deterrenza a portare la pace. La domanda da porsi non è come proseguire, ma come fermare la guerra
Papa Francesco

"Bene l'accoglienza dei profughi ucraini, ma non si tema il migrante"

"Non si divida il mondo in amici e nemici e non ci si armi fino ai denti - l'appello poi lanciato dal Pontefice -. Non sarà la deterrenza a portare la pace. La domanda da porsi non è come proseguire, ma come fermare le guerre". Bene poi l'accoglienza ai profughi ucraini, ha detto, ma il multuculturalismo è una sfida permanente: non si deve avere paura del migrante, si abbraccino invece le diversità di componenti e culture".

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