trentacinquemila persone hanno dovuto abbandonare le proprie case. La situazione dovrebbe migliorare nei prossimi giorni, per via del clima più mite
Diciannovemila ettari di terreno ridotti in cenere. È la conta dei danni prodotti dai due giganteschi incendi che dal 12 luglio hanno inghiottito i boschi nel dipartimento della Gironda francese.
Quasi 35mila persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case, secondo il sottoprefetto di Arcachon, Ronan Léaustic; mentre vigili e squadre di soccorso, che da una settimana cercano disperatamente di contenere i roghi, hanno dovuto ricorrere a misure drastiche, per evitare che il vento possa portare le fiamme definitivamente fuori controllo
"Stiamo tagliando gli alberi per evitare che la foresta continui a bruciare" ha spiegato un vigile a Euronews. "Se il vento dovesse cambiare, il fuoco prenderebbe un'altra direzione. Per il momento il vento non è accaduto ma se lo facesse le fiamme potrebbero divampare in altre direzioni".
All'origine dei roghi secondo gli inquirenti, ci sarebbe un veicolo andato a fuoco per via di un guasto: qualche giorno addietro, la premier Elisabeth Borne aveva parlato di un modello elettrico, una circostanza che al momento non è ancora confermata.
Proprio il forte vento, insieme alla siccità, hanno determinato una situazione disperata nella notte tra lunedì e martedì: leforti raffiche hanno spinto le fiamme in avanti su più lati, costringendo gli oltre 2mila pompieri dispiegati in zona a riposizionarsi costantemente.
Il loro lavoro a partire da questo martedì dovrebbe tuttavia essere facilitato dal clima più mite atteso nella regione, con le temperature dovrebbero scendere tra i 14 e i 20 gradi Celsius