Caro gasolio: protesta pesca ad Ancona, "siamo al collasso"

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Di ANSA
Sit-in, corteo e fumogeni in porto, momenti tensione con polizia
Sit-in, corteo e fumogeni in porto, momenti tensione con polizia

(ANSA) – ANCONA, 26 MAG – “Caro gasolio, la pesca al
collasso” e “state distruggendo la pesca”. Le scritte sugli
striscioni esposti ad Ancona durante la protesta, iniziata
davanti al mercato ittico e proseguita con un corteo diretto
verso la zona Zipa, organizzata dagli operatori della pesca
contro il caro-gasolio che sta ‘strangolando’ anche questo
settore. Sono oltre 200 gli addetti delle marinerie, provenienti
da Marche e Abruzzo, che partecipano alla manifestazione nella
quale c‘è stato anche qualche momento di tensione con la polizia
che sorveglia la situazione in assetto anti-sommossa: il corteo
ha causato disagi alla viabilità tra la zona del porto
peschereccio e quella dei cantieri che porta all’uscita nord
dello scalo. Slogan urlati e fumogeni accesi durante
l’iniziativa per sensibilizzare istituzioni e cittadinanza sulla
difficile situazione delle marinerie. “Dopo la pandemia e con l’arrivo della guerra il prezzo del
gasolio è triplicato – aveva spiegato Apollinare Lazzari,
presidente dell’associazione produttori pesca di Ancona che
conta una quarantina di armatori – e la maggior parte di noi non
ce la fa: ci sono pescherecci che consumano da 2.500 a 4mila
litri di gasolio al giorno, quindi si capisce bene l’entità del
problema. Noi, a differenza di altre imprese non possiamo
scaricare il costo sul prodotto”. (ANSA).

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