'Sud polo innovazione'. Carfagna, sfida passa per il Pnrr

Franco, divario con Nord enorme. Investire in formazione .
Franco, divario con Nord enorme. Investire in formazione .
Di ANSA
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(dell’inviato Maurizio Dente) (ANSA) – SORRENTO, 14 MAG – “I leader politici che si
confrontano direttamente sul Sud sono il segnale di un cambio di
passo importante.” Il ministro per la Coesione Territoriale
Mara Carfagna sottolinea questo dato a conclusione del Forum
“Verso il Sud” organizzato a Sorrento. L’appuntamento – che
dovrebbe diventare “un luogo di confronto annuale tra imprese e
business community” – ha visto gli interventi di 10 ministri
oltre a politici ed economisti dell’ area del Mediterraneo. “Ne
è emerso – ha aggiunto Carfagna – un Sud non più come
Cenerentola d’Italia da aiutare con sussidi e bonus, ma come
area che può crescere di più, con le proprie gambe, per
competere con il resto d’ Europa e con il mondo”. Un Sud hub
tecnologico, polo dell’innovazione: obiettivi che però, avverte
Carfagna, passano anzitutto “per la piena attuazione del Pnrr”
La fotografia di quanta strada resta da fare è nei numeri del
ministro per l’ Economia Daniele Franco che ha definito
“enorme” il divario tra il Pil del Mezzogiorno e quello del Nord
del Paese: “Dopo una fase di grande recupero nel dopoguerra,
dagli anni ’80 non sono stati fatti sostanziali progressi. Il
Pil pro capite è al Sud il 55% di quello del Nord. Se si
vogliono ottenere tassi di crescita più robusti – ha avvertito
Franco – è cruciale riavviare la convergenza tra le due aree
del Paese”. Certo, c’ è
Il Pnrr, “un’ opportunità nuova,” che “da solo, però, non
basta”- avverte il ministro dell’ Economia – .“bisogna
utilizzare tutti i fondi a disposizione e saper spendere le
risorse”.
Il ministro per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini
prepara una legge quadro sulle autonomie destinata a “sfatare
il luogo comune di un Nord contrapposto al Sud”. La prospettiva
del Mezzogiorno – per Gelmini – è quella di diventare “un hub
tecnologico proiettato verso Africa e Medioriente”. Sfida per la
quale – sottolinea il ministro della PA Renato Brunetta – “la
formazione è” cruciale”. (ANSA).

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