Con l'inflazione al 61% su base annua, il Presidente turco ha bisogno che Ryad allenti il boicottaggio economico messo in moto da quando Ankara sembrò voler perseguire col pugno di ferro l'omicidio di un dissidente saudita
Si può definire in un certo senso una visita di riconciliazione.
Per la prima volta dal 2017, il presidente turco Edogan è tornato in Arabia Saudita, dove questo giovedì ha incontrato il Re e il Principe ereditario Mohammed bin Salman, con un cui i rapporti negli ultimi anni si erano fatti assai tesi.
Un atto di distensione mosso però da ragioni essenzialmente economiche.
Con l'inflazioneche ha toccato ormai il 61% su base annuae la popolarità in caduta libera a un anno dalle elezioni, Erdogan ha bisogno dell'aiuto finanziario di Ryad. Per ottenerlo è disposto a lasciarsi alle spalle 10 anni di frizioni, cominciate con le divergenze riguardo alle rivolte della primavera araba e degenerate con la morte di Jamal Khashoggi, giornalista e dissidente saudita che nell'ottobre 2018 venne torturato, ucciso e smembrato nel consolato saudita di Istanbul, da una squadra delle forze speciali arrivata da Ryadh che, secondo quanto riferito dalla CIA e dallo stesso Erdogan, avrebbe agito ai diretti ordini del principe ereditario.
Un'ingerenza che la Turchia non ha fatto altro che denunciare in questi anni; perlomeno fino al mese scorso, quando - in barba alle proteste della vedova Khashoggi e delle organizzazioni umanitarie - ha deciso di traferire a un tribunale saudita il processo in contumacia a 26 imputati.
Nuova era
Prima di volare da Istanbul a Jeddah, dove le strade erano costeggiate da bandiere turche e saudite, Erdogan ha auspicato l'inizio "di una nuova era" nei legami bilaterali.
"Crediamo che il rafforzamento della cooperazione in settori come la difesa e la finanza sia nel nostro reciproco interesse" ha detto il Presidente turco.
Alle indagini sull'omicidio Khashoggi, che secondo quanto dichiarato all'epoca da Erdogan fu ordinato ai "più alti livelli" del governo saudita, l'Arabia Saudita rispose boicottando le principali importazioni turche.
Da tempo, però, i rapporti commerciali erano andati via via migliorando, finché a gennaio Erdogan aveva annunciato una visita in Arabia Saudita. Una circostanza che aveva fatto storcere il naso a parecchi, nella famiglia Khashoggi e tra il personale umanitario che sta seguendo il caso. E non a torto, purtroppo.