Le vie di fuga, concordate dopo un lungo braccio di ferro con Mosca, dovrebbero partire da Mariupol, Enerhodar e Melitopol
Dopo un lungo braccio di ferro diplomatico-militare, Mosca e Kiev si sono accordate per l'apertura di diversi corridoi umanitari in Ucraina sudorientale, che questo martedì dovrebbero consentire di mettersi in salvo alle migliaia di civili assediati dall'esercito russo .
Come annunciato dalla vicepremier ucraina Iryna Vereschuk, tutti gli sfollati saranno condotti alla città di Zhaporizhia
"Sono stati concordati tre corridoi umanitari. Nella regione di Donetsk, dalla città di Mariupol alla città di Zaporizhia, le persone potranno partire, usando le loro auto private".
Oltre a Mariupol - la città martire che è ormai circondata da terra e assediata dal mare - altri due corridoi dovrebbero partire dalle città di Melitopol ed Enerhodar, anch'esse assediate per settimane, dove negli ultimi giorni sono scoppiate massicce proteste in seguito al sequestro di sindaci e leader politici locali
La Russia - che finora ha gestito in proprio i corridoi per l'evacuazione dei civili - è stata accusata dall'Ucraina di deportarli con la forza oltre i propri confini.
Entrambe le parti si sono accusate a vicenda di ostacolare le evacuazioni.