Budapest, un grande centro per i rifugiati ucraini. Arrivate oltre 290 mila persone

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Diritti d'autore Anna Szilagyi/AP
Di Debora GandiniNora Shenouda
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Sono quasi 300 mila i rifugiati ucraini arrivati in Ungheria. A Budapest è stato allestito un grande centro di accoglienza. I profughi sono soprattutto donne e bambini

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Dopo che l’Ungheria ha aperto le porte ai rifugiati provenienti dall’Ucraina, sono oltre 290.000 quelli che sono arrivati nel Paese. Per la maggior parte di loro è solo una tappa in attesa di raggiungere altre destinazioni. Il problema principale resta quello di trovare una sistemazione anche per pochi giorni.

Il governo di Budapest ha adottato dei regolamenti che consentono ai cittadini di “Paesi terzi che studiavano o lavoravano in Ucraina "di entrare nel territorio senza motivo", ha detto il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, indicando che l’Ungheria "organizza trasferimenti verso gli aeroporti più vicini per consentire loro di ritornare a casa". Non sono ammessi tuttavia “migranti illegali”, che continuano ad essere respinti.

L’organizzazione umanitaria, Migration Aid, è al lavoro per aiutare i rifugiati. A Budapest un ostello per lavoratori è stato adibito a centro di accoglienza, ci sono 64 stanze e 280 posti letto. Qui vengono distribuiti pasti caldi, abiti e medicine grazie alle donazioni della gente.

András Siewert, dell’Ong Migration Aid, ci fa notare che dopo un po’, come in ogni situazione di crisi, le persone iniziano a stancarsi. “Alcuni dei nostri volontari sono instancabili, dormono qui, per un'ora o due, è una maratona aiutare queste persone. Ovviamente dopo aver lavorato per una o due settimane ininterrottamente, ciascuno deve prendersi un giorno libero, perché è davvero molto pesante.”

I rifugiati, sono soprattutto donne e bambini. Possono soggiornare in questo centro per un massimo di tre notti. Qui sono ammessi anche gli animali domestici. Alla stazione ferroviaria orientale di Budapest dove è stato allestito lo spazio per gli ucraini, le Ong e le organizzazioni ecclesiastiche cercano di donare un sorriso a chi soffre.

I traumi da guerra

Per i più piccoli è stato allestito uno spazio dedicato, dove le mamme possono trovare tutto ciò che serve ai loro bimbi. Secondo Krisztina Wolf, coordinatrice dei volontari di Migration Aid, i ragazzini passano giornate intere a disegnare, un modo per liberarsi da trauma della guerra. Secondo l'UNHCR quasi la metà dei rifugiati sono proprio minori.

Secondo la maggior parte dei volontari questi bambini sono molto stanchi, provati e vulnerabili. Questo è un problema per la loro salute mentale. Allo stesso tempo in questo centro sentono di essere al sicuro e capiscono che c’è chi vuole aiutarli e dare loro forza e coraggio.

Il dramma di milioni di profughi

Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati “C’è una consistente etnia ungherese di minoranza in Ucraina - spiega Zsolt Balla, Senior Regional Communications Associate dell’UNHCR. Nei primi giorni erano principalmente persone di etnia ungherese che arrivavano dalla zona dei Carpazi all’Ungheria.”

In totale sono oltre tre milioni le persone in fuga dal Paese da quando è iniziata l’invasione russa, anche se, secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni il numero è destinato a salire ancora. Senza contare l'allarme lanciato dall'UNICEF.

Circa 1,4 milioni di bambini sono fuggiti dal Paese dal 24 febbraio. "In media, ogni giorno negli ultimi 20 giorni in Ucraina, più di 70.000 bambini sono diventati rifugiati, essenzialmente un bambino che diventa rifugiato ogni minuto dall'inizio del conflitto", ha detto James Elder, portavoce dell'Agenzia Onu per l'infanzia.

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