Guerra in Ucraina, la protesta delle piazze europee

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Diritti d'autore Anthony Anex/Anthony Anex
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Guerra in Ucraina, la protesta delle piazze europee

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Un successo di partecipazione e mobilitazione la manifestazione organizzata a Roma in Piazza San Giovanni.  "Oltre 50mila persone e più di 200 organizzazioni aderenti hanno sfilato per le strade di Roma per chiedere la fine della guerra, affermano gli esponenti della Rete pace e disarmo.

Tante le testimonianze sul palco si sono alternate Batool Karim (co-portavoce dell'Iraq Social Forum), Silvia Maraone (Ipsia Acli attiva nei Balcani), la rifugiata siriana Yasmine Azeem,Amos Basile (Casco Bianco in Ucraina per Ibo Italia), oltre a un messaggio delle organizzazioni di madri di soldati russi,ucraini e bielorussi contro l'arruolamento.

Alla manifestazione è intervenuta anche Beatrice Fihn,direttrice esecutiva della Ican, la International Campaign to abolish nuclear weapons insignita nel 2017 del Premio Nobel perla Pace. "Pensi che userà davvero armi nucleari? Come si sopravvive a una bomba nucleare? Questi sono alcuni dei messaggi reali che ho ricevuto la scorsa settimana - ha detto Fihn dal palco - In tutto il mondo, le persone hanno di nuovo paura delle armi nucleari, cercano su Google cosa succede quando esplode una bomba nucleare. Questa settimana abbiamo visto il vero volto della deterrenza nucleare: terrore, ricatto. Putin l'ha detto adalta voce: non aiutate l'Ucraina perché poi comincerò una guerra nucleare - ha ricordato - . E Lukashenko in Bielorussia vuole ospitare armi nucleari, aumentando ulteriormente le tensioni. Il governo italiano crede ancora che minacciare di usare armi nucleari sia ok. Non lo è, e deve finire. Siamo con il popolo ucraino oggi. E siamo con i coraggiosi russi che protestano contro la guerra. Ci organizzeremo - ha concluso - per assicurarci che nessun leader possa minacciarci di nuovo con una guerra nucleare". 

**I russi di Verona contro la guerra **

"Siamo russi e siamo contro la guerra". È lo striscione esposto sabato pomeriggio a Verona durante un presidio di protesta contro la politica di Putin organizzato da un gruppo di cittadini russi che vivono nella città scaligera per condannare l'aggressione . Al sit-in soprattutto donne, che hanno espresso la solidarietà al popolo ucraino condannando il presidente russo Putin. Esposti alcuni cartelli, anche in inglese e in russo, con le scritte "per la libertà di dire no alla guerra", "pace in Ucraina".

**L'urlo di Zagabria **

Una manifestazione di protesta contro l'attacco militare russo in Ucraina e di solidarietà con Kiev e la popolazione ucraina si è svolta oggi nel centro di Zagabria. Tra i partecipanti  anche l'ambasciatore ucraino in Croazia Vasyl Kyrylych, secondo il quale l'Urlo di Munch simboleggia al meglio il dolore del suo popolo esposto all'aggressione russa, che sta provocando immani distruzioni e perdite umane.

"E' un genocidio, e i responsabili devono rispondere dei loro crimini dinanzi a un tribunale internazionale", ha detto l'ambasciatore, ribadendo la richiesta di Kiev affinchè la Nato imponga una no-fly zone sui cieli dell'Ucraina per salvare la vita di migliaia di suoi connazionali

**I primi bambini malati in Lombardia **

Sono arrivati in Lombardia i primi bimbi malati oncologici provenienti dall'Ucraina, ma anche altre Regioni sono al lavoro per accogliere già nelle prossime ore chi scappa dalla guerra". Lo scrive sui social la ministra per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini. "Intanto -aggiunge - l'amico e collega Ugo Cappellacci, presidente dell'Intergruppo parlamentare Italia-Ucraina, è in viaggio verso la Polonia per recuperare alcuni bambini orfani e metterli in salvo nella sua Sardegna. Uno straordinario gesto di solidarietà".

La Giunta del Friuli-Venezia Giulia  garantisce l'impegno della Regione a sostenere le popolazioni ucraine nelle attività di accoglienza con tutte le iniziative possibili". Lo ha detto il vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi.

"Nessuno avrebbe mai immaginato - ha aggiunto - nelle occasioni che attraversano questi momenti di ricordo, di dover vivere ciò che stiamo vivendo alle porte dell'Europa. Mai come in questi giorni ognuno di noi è chiamato a fare qualsiasi gesto possibile per consentire il sostegno alle popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina, sperando che il buon senso e la pace ritornino, e che la capacità del dialogo riesca a ricostruire delle relazioni e a porre fine al conflitto".

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