Quarta giornata di guerra in Ucraina. Troverete qui le informazioni aggiornate in tempo reale
Quarta giornata di guerra in Ucraina, di tentativi diplomatici e di reazioni nel mondo. La seguiamo qui, momento per momento.
Vi diamo le informazioni con la massima attenzione possibile: da fonte diretta e chiaramente individuabile, e per quanto riguarda le situazioni sul campo verifichiamo tutto ciò che possiamo verificare. Laddove non sia possibile, avrete una chiara indicazione della fonte e del contesto.
Vi ricordiamo anche che non è possibile fornire dati certi sul numero di vittime civili e militari: entrambi i ministeri della difesa, quello russo e quello ucraino, parlano di diverse centinaia di vittime nel campo avverso.
Per le stime delle vittime civili ci affidiamo invece alle cifre fornite dalle Nazioni Unite, che stimano a stamattina 54 morti e 180 feriti.
I fatti principali:
- Russia e Ucraina verso il negoziato: dopo un iniziale rifiuto a discutere in Bielorussia, Zelenskyy ha accettato di inviare una delegazione
- Israele e Turchia si candidano per una mediazione: il premier Bennet ne ha parlato con Putin, il ministro degli Esteri Cavusoglu con Lavrov
- aumenta il numero di profughi: stimati a circa 370.000 nei paesi vicini, soprattutto in Polonia, e almeno 160.000 all'interno dell'Ucraina. Primo autobus arrivato anche in Italia
- nuovo appello del governo ucraino ai cittadini europei perché si uniscano ai combattimenti contro i russi
- La Germania conferma l'invio di armi in Ucraina. Lo ha detto il Cancelliere Scholz al Bundestag
- Germania e Austria si aggiungono ai Paesi che hanno chiuso lo spazio aereo ai vettori russi. Si è poi aggiunta anche l'Italia
- L'UE ha annunciato la chiusura di tutto il suo spazio aereo ai vettori russi e la chiusura delle testate russe in Europa, a partire da Sputnik e Rusia Today. Lo ha detto la Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen
- L'UE attiva i dispositivo extra-budget della "European Peace Facility" per inviare all'Ucraina armi per un controvalore di 500 milioni di euro
Cremlino. Russia Today e Sputnik, che sono controllate dal governo, e le testate a loro legate non potranno più diffondere le loro bugie per giustificare la guerra di Putin e creare divisioni nell'Unione. Stiamo sviluppando gli strumenti per vietare questa disinformazione tossica e dannosa in Europa", ha detto Ursula Von der Leyen