Mezzi russi schierati sul confine ucraino. Gli Stati Uniti stimano un attacco imminente. telefonate e incroci diplomatici programmati per dissuadere Putin
I timori espressi a voce alta dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, sulla possibile imminenza di un attacco russo all'Ucraina , hanno avuto l'effetto di intensificare e accelerare l'attività diplomatica . Le prossime saranno ore di colloqui telefonici incrociati : Biden con Putin, Putin con il suo omologo francese Macron
** Jake Sullivan**, consigliere per la sicurezza nazionale USA ha ribadito la necessità che i cittadini americani abbandonino al più presto i territori ucraini:
"Ogni americano dovrebbe lasciare il più presto possibile l'Ucraina , in ogni caso nelle prossime 24-48 ore. Se rimanete, vi state assumendo dei rischi, senza alcuna garanzia che ci saranno altre opportunità per andarsene, e nessuna prospettiva di un'evacuazione militare degli Stati Uniti nel caso di un'invasione russa".
Biden ha infatto escluso tassativamente qualsiasi intervento militare diretto in Ucraina ma a Kiev arrivano aiuti militari . Washington schiererà 3.000 soldati in più in Polonia e un migliaio in Romania, proprio in prossimità dei confini ucraini perchè, secondo le ultime valutazioni, sembrerebbero maturi i tempi per un'invasione, considerato che la Russia ha posizionato sufficienti mezzi aerei, marittimi e terrestri .
Le esercitazioni congiunte Russia-Bielorussia poi, hanno spazzato via ogni dubbio anche se Mosca continua a ribadire che le esercitazioni militari finiranno dopo il 20 di febbraio e che non è in programma nessun attacco. Circostanze che potrebbero essere parzialmente chiarite nel corso dei colloqui in programma nelle prossime ore. Il problema è che lo stallo ideologico sembra insuperabile. Mosca insiste infatti perchè l'Ucraina e altri paesi ex sovietici restino fuori dalla NATO e perchè la stessa NATO si astenga dallo schierare armi vicino al suo confine. Richieste che l'Occidente considera irricevibili.