(ANSA) – MILANO, 11 GEN – Si riapre il giallo di Mauro
Pamiro, il 44enne musicista e professore di informatica in un
isituto superiore di Crema trovato morto la mattina del 29
giugno del 2020 in un cantiere edile della cittadina in
provincia di Cremona. Come riportato da alcuni quotidiani, il
giudice per le indagini preliminari, Giulia Masci, non ha
archiviato l’indagine aperta nei confronti della moglie della
vittima, Debora Stella, unica indagata con l’ipotesi di accusa
di omicidio.
Il gip ha dato alla Procura sei mesi di tempo per
approfondire gli esami che serviranno a far luce sulle
circostanze, mai del tutto chiarite, in cui è avvenuto il
decesso del professore, uscito alle 2 di notte dalla sua
abitazione, scalzo e senza cellulare, e ritrovato cadavere al
mattino dai primi operai arrivati in cantiere.
Per la Procura, e stando alla indagini eseguite dalla polizia,
quello di Pamiro era stato un suidicio: secondo la
ricostruzione degli inquirenti, si era arrampicato sul tetto
della palazzina in costruzione, aveva preso la rincorsa e si era
lanciato nel vuoto. Una tesi alla quale i famigliari non hanno
mai creduto. E che ora si scontra anche con la richiesta del gip
di acquisire il video che la Squadra mobile di Cremona girò la
mattina nell’abitazione, quando gli investigatori si
presentarono dalla moglie, descritta in stato confusionale.
Tanto da accusarsi del delitto per poi ritrattare. Prima di
essere ricoverata in Psichiatria, la donna raccontò di essere
stata stuprata dal marito e di essersi difesa sferrandogli una
bastonata in testa.
Nuove verifiche vengono chieste anche sul frammento di una
tegola sequestrata sul posto della tragedia per escludere – o
meno – che qualcuno l’abbia utilizzata per colpire la vittima.
(ANSA).
Trovato morto in cantiere: gip riapre caso, 'indagare su moglie'

Respinta richiesta archiviazione su morte professore a Crema
Di ANSA
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