Economia e migrazione, l'Unione Europea sottoposta a una pressione fortissima, con la reazione alla pressione al confine fra Bielorussia e Polonia
Con tutte le difficoltà che il 2021 ha provocato in Europa, la migrazione è stata fra le peggiori. Tornata sotto i riflettori, dopo un periodo nell'ombra. Questa volta però il motibo è diverso.
Così il premier polacco Mateusz Morawiecki: “Signore e signori, mi rivolgo a voi perché l'Europa, la nostra casa comune, è minacciata. Proprio in questo momento è in corso una guerra ibrida al confine polacco-bielorusso, che Alexander Lukashenko - con il sostegno dietro le quinte di Vladimir Putin - ha dichiarato contro l'intera Unione europea".
La guerra ibrida è stato solo uno dei termini usati da quando è emersa una crisi ai confini esterni dell'UE con la Bielorussia. La Polonia e i suoi vicini baltici, Lettonia e Lituania hanno accusato l'uomo forte bielorusso Alexander Lukashenko di far arrivare migranti dal Medio Oriente, solo per poi inviarli deliberatamente da Minsk ai confini con l'UE.
Bruxelles è convinta che a una rappresaglia per aver imposto sanzioni contro il regime di Lukashenko dopo la sua brutale repressione sui manifestanti anti-governativi.
I paesi dell'est dell'UE hanno eretto recinzioni in risposta, rilanciando all'UE la richiesta di sborsare i fondi per le barriere anti-migranti. A questa domanda l'Europa gha risposto con un netto rifiuto.
Dice Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea: "Non ci saranno finanziamenti per filo spinato e muri".
Anche la stessa agenzia di frontiera di Bruxelles, incaricata di gestire i migranti, ha avuto i suoi dilemmi. Frontex è stata coinvolta in numerosi scandali, inclusa l'accusa di chiudere un occhio sui respingimenti illegali di persone ai confini della Grecia. L'agenzia con sede a Varsavia ha negato le accuse, ma il danno reputazionale era già stato fatto.
Dall'altra parte dell'Europa, L'ex partner di Bruxelles e ora vicino problematico, il Regno Unito è stato coinvolto in una lite simile con i francesi sugli attraversamenti dei migranti nel Canale della Manica.
La crisi ha visto centinaia di richiedenti asilo intraprendere quotidianamente la pericolosa rotta marittima su minuscole imbarcazioni.
Tuttavia, la situazione è peggiorata a novembre, quando almeno 27 migranti sono morti durante la traversata.
Il presidente francese Macron ha esortato i britannici a partecipare alla risoluzione del problema.
Così Emmanuel Macron, presidente della Francia: “Se vogliamo risolvere questo problema della migrazione tra i nostri due Paesi – che è diventato un problema umanitario – abbiamo bisogno di un nuovo impegno da parte degli inglesi perché, perché queste donne e questi uomini sono qui, in queste terribili condizioni? Perché non vogliono asilo in Francia".
Nonostante le richieste di Macron agli inglesi, la politica migratoria europea è rimasta un enigma irrisolto nel 2021. Trovare un accordo sull'ultima proposta della Commissione,
che mira a ridurre i percorsi illegali verso l'Europa, rimasto illusorio.
La migrazione è stata ed è tuttora un tema molto controverso per l'Europa. Convincere tutti a mettersi d'accordo sulla questione probabilmente si rivelerà difficile.