Hiv, l'allarme dell'OMS: "in Europa aumentano le infezioni non diagnosticate"

15 novembre 2021: l'incisore Randy Montgomery aggiunge nuovi nomi al Wall Las Memorias AIDS Monument a Lincoln Park, Los Angeles
15 novembre 2021: l'incisore Randy Montgomery aggiunge nuovi nomi al Wall Las Memorias AIDS Monument a Lincoln Park, Los Angeles Diritti d'autore Richard Shotwell/2021 Invision
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Di Euronews
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Con le risorse sanitarie totalmente assorbite dalla crisi del coronavirus, la guardia si sarebbe abbassata sull'altra grande pandemia, che va avanti ormai dal 1981

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Anche se l'opinione pubblica globale sembra ormai totalmente assorbita dall'emergenza pandemica, l'HIV rimane uno dei principali problemi di salute pubblica del mondo. A dirlo è l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ora è preoccupata per l'aumento dei casi non diagnosticati in Europa.

L'avvento della pandemia ha fatto diminuire il numero di test per il virus dell'immunodeficienza umana (HIV). Secondo un rapporto pubblicato dall'OMS e dal Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, il numero di casi diagnosticati è diminuito del 24% nel 2020 rispetto all'anno precedente.  

"Nonostante la potenziale sotto-diagnosi e sotto-segnalazione nel 2020 - si legge nel documento - 104.765 nuove infezioni da HIV sono state diagnosticate in 46 dei 53 paesi della regione europea, di cui 14.971 da paesi dell'Unione europea/Spazio economico europeo (UE/SEE). Ciò corrisponde a 11,8 nuove infezioni diagnosticate per ogni 100.000 abitanti nella regione europea".

Uno stato di cose che, secondo Hans Kluge, direttore della sezione europea dell'OMS, è preoccupante: "La situazione è allarmante - ha detto il direttore - considerando che negli ultimi dieci anni, le nuove infezioni da HIV hanno mostrato una tendenza all'aumento nella regione. I dati del rapporto indicano che il numero di persone con HIV non diagnosticato è in aumento".

Ma il calo dei test non è l'unico problema: la dottoressa Andrea Ammon, direttrice dell'ECDC, avverte anche del pericolo relativo alla mancanza di informazioni- "C'è un ulteriore aspetto che penso sia stato trascurato - illustra - e che deve essere affrontato: abbiamo davvero bisogno di migliorare la nostra comprensione dello stigma sull'HIV".

Dalla scoperta del primo caso nel 1981, l'HIV ha ucciso più di 36 milioni di persone. Secondo i dati dell'OMS, si stima che i casi di Hiv saranno stimato in 37 milioni in tutto il mondo per il 2020, due terzi dei quali in Africa. Nello stesso anno, sempre secondo l'organizzazione, 860.000 persone sono morte per cause legate all'HIV

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