Intanto Parigi riflette su una concessione di maggior autonomia a Martinica e Guadalupa
Un distributore di benzina in fiamme, un ufficio postale distrutto. Siamo nelle Antille francesi, in Martinica, dopo l'ennesima notte di violenze e scontri. Da giorni, qui e nella vicina Guadalupa, la popolazione scende in strada, per protestare contro le misure restrittive anti Covid.
"Mi aspettavo che facessero irruzione, ma non che dessero fuoco alla stazione di servizio", dice la donna che la gestisce, Micheline Germack. "Ce ne rendiamo conto? Un distributore di benzina è come una bomba!".
Non solo vaccinazione obbligatoria
Oltre 2.000 persone hanno nuovamente manifestato sabato a Pointe-à-Pitre, capitale della Guadalupa. La protesta è scoppiata quando è stata annunciata la vaccinazione obbligatoria per il personale sanitario e i vigili del fuoco, ma poi si è trasformata in quacosa di più, tanto da spingere Sébastien Lecornu, ministro dei territori d'oltremare francese a dirsi "pronto" a discutere dell'autonomia dell'isola.
"Noi in quanto cittadini, ma anche i funzionari eletti, notiamo che non abbiamo molto controllo qui in Guadalupa, in termini decisionali", dichiara un uomo d'affari sceso in strada per manifestare. "Bisognerebbe spiegare bene al guadalupano medio cosa significa essere autonomi".
Il Ministero della Salute francese ha annunciato venerdì che la vaccinazione obbligatoria per operatori sanitari e vigili del fuoco è rinviata al 31 dicembre sulle due isole caraibiche, nella speranza di stabilire un dialogo con coloro che si oppongono a tale misura.