(ANSA) – TRIESTE, 15 NOV – Sono stati equiparati per tutte le
vittime gli arretrati dei risarcimenti alle persone che hanno
subito malformazioni causate dall’assunzione del farmaco
talidomide. Lo aveva stabilito di recente la Corte
Costituzionale, le cui direttive sono ora applicate anche dalla
Corte di Cassazione. Il 20 ottobre scorso, infatti, quest’ultima
ha accolto il ricorso di una delle vittime, Argentina Romanelli,
che chiedeva proprio un uguale trattamento per le vittime da
talidomide. La Cassazione ha rinviato gli atti alla Corte di
Appello competente – quella di Salerno – ma in nuova
composizione, che ora non dovrà riaprire il caso ma soltanto
prendere atto della mutata legislazione in materia dovuta alla
sentenza della Corte Costituzionale.
E, intanto, la stessa Romanelli ha promosso un emendamento
che tutte le forze politiche hanno condiviso nella presentazione
in Senato perché venga costituito un Fondo speciale per
garantire il risarcimento alle vittime. Un Fondo che preveda una
somma di circa 20 milioni di euro.
“Dopo 12 anni di calvario sono soddisfatta sotto il profilo
amministrativo e ringrazio il ministro della Sanità Roberto
Speranza e l’Onorevole Massimo Paolucci dello stesso ministero,
per l’impegno in questa vicenda. Ho vinto perché la magistratura
è dalla mia parte”, commenta oggi Argentina Romanelli.
Quest’ultima sarà in Senato proprio nei prossimi giorni per
sostenere l’emendamento. “La sua approvazione consentirebbe – ha
spiegato ancora la Romanelli – una copertura finanziaria e
risparmierebbe al Ministero i vari contenziosi che verranno
sollevati”.
La vicenda è complessa e risale agli anni ’50 e ’60 quando il
talidomide era venduto come sedativo, anti-nausea e ipnotico. Il
farmaco, poi ritirato dal mercato, assunto da donne in
gravidanza avrebbe provocato gravissimi danni agli arti ai
nascituri. (ANSA).
Sanità: talidomide, equiparati diritti vittime per arretrati

Cassazione accoglie ricorso. Presentata richiesta Fondo speciale
Di ANSA