Facebook punta sull'Europa per il suo metaverso. Ma per gli esperti è solo "ruffianeria"

10.000 posti di lavoro in più nell'Unione europea nei prossimi cinque anni. Questo è l'obiettivo di Facebook, che punta sulla regione per aiutare a costruire la piattaforma informatica del futuro: il metaverso.
Il metaverso - da "meta-universo" - è un mondo digitale nel quale reale e virtuale si fondono, in una visione fantascientifica, che permette alle persone di muoversi tra diversi dispositivi e comunicare in un ambiente virtuale. In parole povere è una piattaforma di esperienze virtuali interconnesse, che usano tecnologie come realtà virtuale e aumentata.
Il colosso dei social ha sottolineato come gli "europei hanno un ruolo fondamentale nella creazione di questo nuovo universo che vuole sbloccare l'accesso a nuove opportunità creative, sociali ed economiche". Per alcuni, però, la decisione di coinvolgere proprio il Vecchio Continente non è casuale. "La reputazione del marchio Facebook ha probabilmente subito molti danni", spiega Javier Espinoza, corrispondente Ue del Financial Times. "E proprio a Bruxelles è stata avviata un'indagine antitrust, sul fatto che l'azienda stia usando o meno i dati che raccoglie dai suoi utenti, per svantaggiare i concorrenti".
Quel che è certo è che l'annuncio arriva in un momento critico per Facebook, che ha avuto a che fare con un blackout di circa sette ore a inizio ottobre e con le rivelazioni di una ex dipendente sul meccanismo di disinformazione, polarizzazione dell'opinione pubblica e influenza negativa che avrebbe sui giovani.