Summit in Slovenia: sei paesi dei Balcani bussano alla porta dell'Ue

L'Unione europea in "trasferta" in Slovenia.
Costruire un fronte finalmente e veramente unito.
Questo è l'obiettivo che si sono dati i leader dell'Unione europea, fin dal vertice Ue-Balcani Occidentali previsto per oggi in Slovenia.
Una cena di lavoro al Castello di Brdo, vicino alla città di Kranj, alla vigilia del summit, è stata per molti di loro il primo incontro da giugno e, da allora, sono successe molte cose: l'Afghanistan, l'accordo Aukus per la sicurezza nell'Indo-Pacifico, la disputa tra Australia e Francia sui sottomarini...
E all'orizzonte c'è sempre la Cina.
Potenziare la presenza dell'Ue sulla scena internazionale è della massima importanza.
"L'approccio multilaterale è il DNA dell'Ue"
Distensivo il messaggio di Charles Michel (45 anni, belga), presidente del Consiglio europeo:
"La nostra unità è una risorsa molto forte. Un approccio multilaterale è il DNA dell'Unione europea. E quando abbiamo successo, quando siamo in grado di rafforzare l'influenza europea, ciò che è positivo per l'Ue lo è anche per i cittadini europei, per i nostri partner, per i nostri amici e per i nostri alleati".
L'attenzione del vertice organizzato dalla presidenza slovena a Brdo - rientra nell'impegno strategico dell'Ue nei confronti dei Balcani, in linea con l'agenda 2019-2024 - si concentrerà soprattutto sui Balcani Occidentali, con **sei paesi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro, Repubblica di Macedonia del Nord e Kosovo) che cercano assicurazioni sul fatto che un (bel) giorno saranno ammessi all'Ue.
Ma quando?
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L'Unione europea è il principale partner politico ed economico dei Balcani.
Con il piano economico e di investimenti, l'Ue fornirà un sostegno finanziario senza precedenti, grazie alla mobilitazione di circa 30 miliardi di euro, destinati alla regione balcanica nei prossimi sette anni.
Proteste a Lubiana
E, inevitabilmente, la discussione dei leader europei continuerà sullo sfondo di questo periodo-Covid.
A Lubiana, capitale della Slovenia, si sono verificati scontri tra manifestanti e polizia, a causa delle rigide restrizioni ancora in vigore nel paese.
I precedenti vertici Ue-Balcani si erano tenuti nel 2020 in videoconferenza (in collegamento con Zagabria) e nel 2018 a Sofia.