Zapad, le esercitazioni russo-bielorusse che impensieriscono i Paesi baltici

Zapad, le esercitazioni russo-bielorusse che impensieriscono i Paesi baltici
Diritti d'autore Vadim Savitskiy/Russian Defense Ministry Press Service
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Zapad, le esercitazioni russo-bielorusse che impensieriscono i Paesi baltici e la Polonia. Le manovre si tengono ogni 4 anni in chiave chiaramente difensiva e sollevano sempre i sospetti delle ex repubbliche sovietiche. Ma non solo

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Le esercitazioni militari chiamate Zapad iniziate la settimana scorsa insospettiscono i Paesi baltici e la Polonia. 

Si tratta delle esercitazioni congiunte tra Russia e Bielorussia che i due Paesi tengono ogni 4 anni e che a quelle latitudini creano qualche turbamento. I trascorsi storici giocano la loro parte. Varsavia, sostenuta dalle cancellerie baltiche, parla di mancanza di trasparenza.

 Il ministro degli Esteri polacco,Zbigniew Rau, non ha lasciato spazio a alcun dubbio: 

"Stiamo osservando da vicino l'esercitazione Zapad. Ogni Paese ha il diritto di condurre esercitazioni militari, ma in questo caso la trasparenza limitata, il contesto più ampio delle manovre e le attività ibride di accompagnamento stanno sollevando le nostre preoccupazioni".

Le esercitazioni, che durano circa una settimana, finiranno giovedì. Vedono coinvolti circa 200mila militari, 760 veicoli terrestri, 80 tra aerei ed elicotteri e una quindicina di unità navali. “Zapad” significa “occidente”, e indica l’area in cui si concentrano le manovre (area che comprende l’enclave di Kaliningrado) .

Con questo tipo di manovre la Russia verifica la capacità di azione in caso di conflitto in Europa orientale, inscenando un eventuale aggressione da parte dei Paesi Nato e la successiva stabilizzazione del conflitto. Anche per questo, larga parte delle forze coinvolte agiscono simulando di essere “l’avversario”.

Dopo l'annuncio della Difesa russa, a agosto, con il relativo elenco dei numeri dell'esercitazione, diversi Paesi dell’Europa orientale hanno manifestato qualche preoccupazione. Su tutti le Repubbliche baltiche, che confinano con diverse zone su cui si dispiegheranno le attività.

 Il ministro della Difesa russa Sergei Shoigu aveva ribadito la "natura difensiva” delle esercitazioni  finalizzate a “garantire la sicurezza dei nostri confini occidentali”. 

Non passa inosservato che è di solo qualche mese fa l'irrobustimento militare russo al confine   l’Ucraina, e stando agli esperti si tratterebbe di un test sulla capacità di proiezione verso ovest che è servito a prendere inoltre il polso della volontà europea (e Nato) di coinvolgimento nelle questioni che riguardano l’est Europa. 

All'esercitazione hanno partecipato anche i militari di Armenia, India, Kazakhstan, Kirghizistan e Mongolia.  Tra gli osservatori invitati a seguire l’esercitazione  anche la Cina, che ha visto le proprie   forze armate  impegnate fianco a fianco con i russi nelle manovre di Sibu/Interaction 2021 in agosto.

La collaborazione militare tra Mosca e Pechino non è cosa nuova. Rispetto al passato, la Sibu/Interaction 2021 ha fatto segnare un salto di qualità, con un comando congiunto.

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