La visita della Cancelliera arriva in un momento particolare per i due leader ma anche per i rapporti in corso fra i due Paesi
Un incontro che cade nel mezzo della crisi in Afghanistan ma anche a un anno di distanza dall’avvelenamento diAlexei Navalny. Il faccia a faccia di oggi a Mosca tra Angela Merkel e Vladimir Putin pesa sulle relazioni diplomatiche tra i due paesi.
Sul tavolo c’è la questione della Bielorussia, dell**'Ucraina orientale**, e ora anche la difficile situazione afghana con i talebani tornati al potere. Questioni che uniscono e dividono la Cancelliera tedesca dal presidente russo.
Un punto chiave dell’incontro la questione del gasdotto Nord Stream 2, nel Mar Baltico, un progetto a lungo osteggiato da parte dei Paesi europei, dall’Ucraina e dagli Stati Uniti ma che, nonostante i molti ritardi, verrà completato nei prossimi giorni. L’infrastruttura trasporterà gas naturale dalla Russia alla Germania, aumentando l’influenza della Russia come fornitore di energia vitale in Europa. Berlino cercherà di spingere Mosca a prolungare di 10 anni il contratto di transito di gas russo-ucraino.
E poi il caso Navalny. Il blogger dissidente nemico numero uno del Presidente Putin è attualmente detenuto in carcere dopo essere tornato in patria. Berlino e la stessa Merkel hanno sempre puntato il dito contro il Cremlino ritenuto responsabile del tentato avvelenamento dell’uomo un anno fa con il Novichok.
Per la Merkel questa è l’ultima visita a Mosca da Cancelliera, visto che dopo le elezioni federali del 26 settembre lascerà definitivamente l’incarico dopo 16 anni. Lo stesso Putin è al potere da oltre 20 anni e vi resterà, a meno di particolari stravolgimenti, almeno sino al 2024, data delle prossime elezioni presidenziali.