Germania, arrestato cittadino britannico sospettato di spionaggio per la Russia

La Polizia tedesca ha tratto in arresto un cittadino britannico impiegato presso l'ambasciata del Regno Unito a Berlino,con l'accusa di aver inoltrato documenti ai servizi di intelligence russa in cambio di denaro.
La Procura ha reso noto che l'appartamento e il luogo di lavoro dell'uomo, 57 anni, sono stati perquisiti e che verrà ascoltato dal giudice istruttore.
"In almeno un'occasione, il sospettato avrebbe inoltrato documenti nello svolgimento delle sue mansioni ad un rappresentante deell'Intelligence russa", si legge in una nota.
L'arresto è avvenuto a Potsdam, a sud-ovest di Berlino, ed è il risultato, secondo la polizia britannica, di una "indagine congiunta" con le autorità tedesche.
Il portavoce del ministero degli Esteri, Christofer Burger ha affermato che il governo tedesco sta seguendo da vicino il caso: "Prendiamo molto sul serio le indicazioni secondo cui l'attività di Intelligence dell'uomo arrestato è stata svolta per conto di un servizio di Intelligence russo", ha detto.
L'imputato sarà poi portato davanti a un giudice istruttore presso la corte federale, che deciderà, atti alla mano, se convalidare o meno la custodia cautelare.
Durante la Guerra Fredda, Berlino è stata spesso soprannominata "la capitale delle spie", perché la città era in prima linea nello scontro tra i Sovietici a est e gli Americani e i loro alleati occidentali a ovest.
Agenti dell'Intelligence erano attivi su entrambi i lati della città divisa e a volte, dopo che alcuni agenti di spionaggio erano stati catturati, si concordavano scambi di "ostaggi".
Tuttavia, dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989, l'unificazione della Germania e la fine della Guerra Fredda, le attività di spionaggio a Berlino sono (almeno in teoria) diminuite.