Da nove anni la "Plastic Cup" è una splendida iniziativa di pulizia delle sponde ungheresi del Tibisco, affluente del Danubio e uno dei fiumi più inquinati d'Europa. Ogni anno vengono raccolte dieci tonnellate di rifiuti
L'inquinamento da rifiuti sul fiume Tibisco (in ungherese Tisza) è un enorme problema ambientale!
La "Plastic Cup", iniziativa no-profit e non governativa, è stata creata per ridurre l'inquinamento del fiume.
Questa azione ambientale contribuisce alla pulizia del Tibisco, organizzando eventi, campagne di raccolta dei rifiuti per diversi mesi, attività di team-building, mostre e incontri professionali durante tutto l'anno.
Gli obiettivi degli organizzatori della "Plastic Cup" sono tre: conservazione delle acque vive, promozione degli sport acquatici (kayak e canoa) e ricostruzione della comunità.
In programma dal 31 luglio all'8 agosto, il terzo giorno della "Plastic Cup" ha avuto un inizio difficile quando le zattere fatte di bottiglie di plastica raccolta da fiume ungherese si sono arenate nel fango sulla riva, dopo che il livello dell'acqua era sceso di quasi mezzo metro dalla sera precedente.
La raccolta dei rifiuti del fiume Tibisco, uno dei più inquinati d'Europa, che nasce in Ucraina e attraversa cinque paesi (la stessa Ucraina, Romania, Ungheria, Slovacchia, Serbia), è iniziata nove anni fa con quattro barche: quest'anno 250 persone con 40 imbarcazioni stanno raccogliendo i rifiuti sulle rive del fiume, nel suo passaggio nel nord dell'Ungheria.
I risultati del lavoro svolto negli anni passati sono già visibili.
Racconta Attila David Molnar, Co-fondatore di "Plastic Cup":
"E pensare che c'erano pianure alluvionali dove non abbiamo trovato nemmeno un po' di plastica! E la notizia del raccolta rifiuti e della nostra manifestazione è arrivata fino all'Ucraina, dove hanno iniziato a trattare l'inquinamento delle acque di confine come una questione prioritaria. Diverse aziende hanno iniziato a trattare sempre più rifiuti selettivi''.
Bambini, cani, adulti, aziende e Ong partecipano alla settimana di raccolta dei rifiuti. Molti di questi "Pirati dei rifiuti", come si chiamano amichevolmente tra di loro, si ritrovano ogni anni per questo evento.
Gabi Kucsinka è una dei "Pirati dei rifiuti" e accompagna i bambini durante le operazioni di pulizia del fiume:
"Abbiamo sempre tante avventure! Ci siamo arenati su una barriera corallina, abbiamo affondato una moto d'acqua, che poi è stata recuperata... Così i bambini hanno già qualcosa da raccontare a scuola quest'autunno, perché avventure piratesche come questa non capitano a nessun altro che a noi".
Il team della "Plastic Cup" è stato anche coinvolto in progetti dell'Unione europea: gestisce i programmi "Erasmus Five Countries", "One River" e l'azione di pulizia del Danubio.
L'inviato di Euronews, Daniel Bozsik, commenta:
''La spazzatura raccolta in un giorno viene smistata dai Pirati dei rifiuti e raccolta in sacchi dell'immondizia. Durante la Plastic Cup, più di dieci tonnellate di rifiuti vengono messe in questi enormi sacchi. Il 60% dei rifiuti raccolti viene poi riciclato".
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