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Perù, la destra in piazza contro Castillo e Bellido: "terroristi"

Perù, la destra in piazza contro Castillo e Bellido: "terroristi"
Diritti d'autore Ernesto Arias/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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Di Antonio Michele Storto
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Ai sostenitori di Fujimori, la vittoria della sinistra continua a risultare indigesta. Violenti tafferugli vicino alla casa del neo-presidente

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Centinaia di peruviani hanno marciato sabato a Lima, capitale del paese, manifestando contro il nuovo governo nominato da Pedro Castillo.

I dimostranti, in buona parte sostenitori del partito dell'avversaria di Castillo, Keiko Fujimori, hanno chiesto le dimissioni del neo-presidente intonando slogan che accusano il governo di vicinanza al terrorismo. 

Il riferimento è alle indagini in corso sul neo-premier Guido Bellido, esponente dell'ala radicale del partito di sinistra Perù Libre, e accusatyo di apologia del terrorismo per la simpatia espressa nei confronti del gruppo guerrigliero maoista Sendero Luminoso.

La manifestazione è terminata con violenti tafferugli, quando i dimostranti hanno cercato di forzare i cordoni di polizia che li separavano dalla residenza del Presidente Castillo.

Castillo ha vinto il ballottaggio presidenziale del 6 giugno, ma è servito un mese e mezzo per la sua nomina ufficiale. Insegnante di scuola rurale, profondamente inviso alla destra del paese, il neo-presidente ha trionfato su un'avversaria il cui padre - l'ex presidente Alberto Fujimori -  è per molti il simbolo di un Perù da dimenticare, quello della corruzione e degli squadroni della morte contro i simpatizzanti della guerriglia.

Venerdì sera Castillo ha riempito gli ultimi due Ministeri vacanti: Pedro Francke è stato nominato ministro dell'economia e delle finanze, e Anibal Torres è stato nominato ministro della giustizia e dei diritti umani.

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