Quattro nuovi Canadair da Francia e Grecia per lottare contro gli incendi. La Sardegna dichiara lo stato d'emergenza. Oltre 20.000 ettari in fumo e quasi 1.500 sfollati. Il governatore Solinas: "Danni incalcolabili. Uno dei più gravi disastri naturali mai avvenuti in regione"
Quattro nuovi Canadair da Francia e Grecia e l'appello al governo per rialzare la testa. Soffocata da un'aria irrespirabile e ormai decretato lo stato d'emergenza, la Sardegna chiede aiuto e si rimette anche alla solidarietà internazionale per avere la meglio sugli incendi nelle provincie di Oristano, Nuoro e Sassari: in fumo, sotto un lunare cielo giallo, oltre 20mila ettari di territorio. Boschi, oliveti e campi, letteralmente ridotti in cenere. Migliaia i capi di bestiame morti nelle fiamme e quasi 1.500 gli sfollati.
"Impossibile al momento - dice il governatore Solinas -, una conta dei danni. Si tratta però di uno dei più gravi disastri naturali mai avvenuti in Sardegna". Il sospetto è che dietro ci sia la mano dell'uomo: probabilmente dolosa, l'origine di diversi roghi. A fare il resto Scirocco e Libeccio: venti che hanno cambiato più volte direzione, mettendo a dura prova i 7.500 uomini di Corpo Forestale, Vigili del fuoco e volontari, impegnati sul campo.