La Corte d'Assise di Roma accoglie le richieste della procura
Carcere a vita per i due giovani statunitensi condannati per l'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso con undici coltellate nel luglio del 2019 a Roma.
La Corte d'Assise di Roma, presieduta da Maria Finiti dopo una camera di consiglio durata 13 ore, ha accolto le richieste del pubblico ministero, che ha indicato in Elder Finnegan Lee l'escutore materiale dell'omicidio e in Natale Hjorth l'organizzatore di tutta la serata.
L'avvocato Renato Borzone, difensore dei uno dei due statunitensi, ha annuncianto ricorso in Appello parlando di "sentenza che è una vergogna per l'Italia con dei giudici che non vogliono vedere quello che è emerso dalle indagini".
Per il Pm e per la Corte invece i due, in vacanza a Roma, dopo aver subito il furto di uno zainetto durante un tentativo di comprare della cocaina hanno accoltellato il carabiniere, che era in servizio e si è qualificato mostrando il tesserino, essendo intervenuto insieme a un collega di pattuglia, su richiesta di uno spacciatore che i carabinieri conoscevano.