Al via a Londra il G-7 dei ministri degli Esteri

Foto di famiglia al G7 di Londra
Foto di famiglia al G7 di Londra Diritti d'autore Stefan Rousseau/AP
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Primo vertice dopo la pandemia. Assenti e "nemici" Russia e Cina

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I ministri degli Esteri dei sette paesi più ricchi del mondo tornano a riunirsi di persona nel vertice di Londra, il primo dopo la pandemia, ma anche il primo con l'amministrazione Usa di Joe Biden pronta a ribaltare molte posizioni su diversi dossier.

Il segretario di Stato Blinken probabilmente comincerà da quelli relativi alla Cina e alla Corea del Nord, e non mancheranno i riferimenti alla Russia.

Coi giornalisti il ministro degli Esteri britannico Raab, padrone di casa, ha parlato di difendere gli "interessi economici", proteggere il "sistema internazionale basato sulle regole, come quelle sulla navigazione marittima" e i diritti umani. Tutte materie sulle quali secondo Raab, Pechino "non è all'altezza delle responsabilià come membro della comunità internazionale".

Cina e Russia, grandi assenti del vertice, sono percepiti sempre più come antagonisti, in un sistema tendenzialmente bipolare. Un sistema che a differenza del passato, non esclude più lo scenario di un confronto militare diretto, sebbene evocato come scenario peggiore.

Nell'agenda dei lavori del vertice anche i dossier relativi a Siria e Libia, che verranno introdotti dal ministro italiano degli Esteri Di Maio,

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