Il Governo britannico, in controtendenza rispetto a precedenti decisioni, farà salire il numero di testate nucleari in dotazione da 180 a 260
Il Regno Unito aumenterà il proprio arsenale nucleare per la prima volta dalla caduta dell'Unione Sovietica, nell'ottica di una revisione delle politiche estere e di difesa.
Il Governo britannico, in controtendenza rispetto a precedenti decisioni, farà salire il numero di testate nucleari in dotazione da 180 a 260, circa il 45% in più, stando al documento presentato in Parlamento dal Premier Johnson.
"Il primo risultato della revisione integrata - dice quest'ultimo - è la decisione del Governo di investire 24 miliardi di sterline in più nella difesa, consentendo la modernizzazione globale delle nostre Forze armate e portando avanti il rinnovo degli armamenti nucleari".
Nell'era post-Brexit, Johnson afferma che il Regno Unito approfondirà i legami commerciali e di difesa con i Paesi della zona Asia-Pacifico, senza per questo abbandonare i vecchi alleati.
"L'impegno del Regno Unito per la sicurezza della patria europea rimarrà incondizionato e inamovibile, incarnato dalla nostra leadership nel dispiegamento della NATO in Estonia".
Ciononostante, in funzione delle mutevoli priorità della politica estera del Paese, la nuova portaerei ammiraglia HMS Queen Elizabeth II sarà schierata entro la fine dell'anno nell'Indo-Pacifico, a testimonianza dell'impegno militare nei confronti delle potenze filo-occidentali nella regione.