UBS condannata a 4,5 miliardi di euro per evasione fiscale: al via a Parigi il processo d'appello

Riparazioni in corso alla filiale UBS di Zurigo.
Riparazioni in corso alla filiale UBS di Zurigo. Diritti d'autore ALESSANDRO DELLA BELLA/AP2010
Diritti d'autore ALESSANDRO DELLA BELLA/AP2010
Di Cristiano TassinariAgenzie internazionali
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Banche svizzere nel mirino: Credit Suisse e UBS. Per quest'ultima, è cominciato oggi il processo d'appello a Parigi contro la multa-record di 4,5 miliardi di euro inflitta alla banca per evasione fiscale: una vera "caccia al cliente" francese, per aprire conti in Svizzera, sfuggendo al fisco.

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UBS prova a salvare almeno l'immagine.

Multa-record: 4,5 miliardi di euro!

Lunedi è iniziato, a Parigi, il processo d'appello contro la grande banca svizzera, condannata due anni fa, in prima istanza, alla sanzione record di 4,5 miliardi di euro, inflitta da un tribunale francese, per aver aiutato clienti facoltosi (soprattutto francesi) a nascondere beni non dichiarati all'estero.
Quindi: evasione fiscale. Per circa 10 miliardi di euro.

Nel febbraio 2019, il Tribunale penale di Parigi aveva accolto la tesi dell'accusa: UBS, allora guidata dal manager ticinese Sergio Ermotti, si era vista infliggere una multa - tra ammenda e risarcimento danni - dell'equivalente di 5 miliardi franchi svizzeri (3,7 miliardi di euro di multa e 800 milioni di euro come risarcimento).

STEFFEN SCHMIDT/AP
L'ex manager di UBS, Sergio Ermotti.STEFFEN SCHMIDT/AP

"Caccia al cliente"

Secondo l'accusa, la banca andava letteralmente a caccia di ricchi clienti francesi per convincerli ad aprire conti in Svizzera non dichiarati alle autorità tributarie.

Legalmente, UBS deve rispondere di fornitura illecita di servizi finanziari a domicilio (il cosiddetto "démarchage") e di riciclaggio aggravato dal provento di frode fiscale.

Nel frattempo, dopo il giudizio di primo grado, sono intervenuti importanti sviluppi: nel settembre 2019, la Corte di Cassazione di Parigi ha stabilito che i tribunali francesi debbono calcolare le multe per frode fiscale sulla base delle tasse evase e non sull'entità dei patrimoni non dichiarati.

UBS ha sempre negato ogni atto illecito.

Ma UBS non è l'unico istituto di credito alle presa con la giustizia.

Nei guai anche Credit Suisse

L'altra banca svizzera Credit Suisse è sotto inchiesta per aver aiutato circa 2.650 cittadini belgi a nascondere i loro conti alle autorità fiscali.
Credit Suisse afferma di aver sempre rispettato rigorosamente tutte le leggi.

STEFFEN SCHMIDT/AP
Il logo Credit Suisse nella sede di Zurigo.STEFFEN SCHMIDT/AP

Il caso-UBS sarà seguito con grande interesse dalle banche di tutta Europa, dove le multe per reati fiscali e di altro tipo sono storicamente più basse - ad eccezione della sanzione comminata a UBS - che negli Stati Uniti.

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