Navalny: gli Stati Uniti impongono sanzioni a sette funzionari russi, Mosca tuona

Navalny: gli Stati Uniti impongono sanzioni a sette funzionari russi, Mosca tuona
Diritti d'autore Alexander Zemlianichenko/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.
Diritti d'autore Alexander Zemlianichenko/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Le misure sono state concordate con i partner europei, che in precedenza avevano sanzionato quattro funzionari russi in risposta all'avvelenamento e all'incarcerazione del leader dell'opposizione

PUBBLICITÀ

Non si sono fatte attendere le reayioni successive all'annuncio degli Stati Uniti di sanzioni contro sette funzionari russi di alto livello, in risposta all'avvelenamento e all'incarcerazione del leader dell'opposizione Alexei Navalny

Sanzionate anche 14 aziende coinvolte nella produzione di agenti biologici e chimici: le misure, hanno rivelato fonti interne all'amministrazone Biden, sono state decise "in stretta collaborazione" con i partner europei, che avevano sanzionato per lo stesso motivo quattro funzionari russi.

Navalny è stato avvelenato con un'agente nervino lo scorso agosto, un attentato di cui i servizi segreti di diversi Paesi ritengono responsabile il Cremlino

"Stiamo esercitando la nostra autorità per inviare un chiaro segnale - dice Ned Price, portavoce del Dipartimento di Stato - l'uso da parte della Russia di armi chimiche e violazioni dei diritti umani avranno gravi conseguenze, qualsiasi uso di armi chimiche in qualsiasi momento da parte di chiunque è inaccettabile e contrasta le norme internazionali".

Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, rispedisce al mittente le accuse, parlando di "pretesto per continuare a interferire apertamente negli affari russi" e minacciando "reazioni sulla base del principio di reciprocità".

Dopo una riabilitazione di cinque mesi in Germania, a gennaio Navalny è tornato in patria, dove è stato arrestato con l'accusa di avere violato i termini della libertà vigilata per un caso in cui era implicato: Mosca ha respinto al mittente tutte le accuse.

"Chi lo ha curato nasconde accuratamente delle informazioni che potrebbero aiutare a capire cosa è successo - ha detto il Ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov -. Allo stesso tempo, invece di collaborare con noi in maniera onesta, Stati Uniti e Unione europea iniziano a punirci. 

Questo non porta alcun credito a chi prende decisioni del genere, e noi risponderemo sicuramente".

Il mese scorso, Navalny è stato condannato a 2 anni e mezzo di reclusione per appropriazione indebita, in merito a un caso risalente al 2014 per cui si è sempre dichiarato innocente. 

Dopo il suo arresto, migliaia di manifestanti sono scesi in strada varie città russe: le proteste sono state represse con la forza dalla Polizia, centinaia le persone arrestate. 

Navalny è stato recentemente trasferito nella colonia penale di Pokrov, a un centinaio di chilometri da Mosca, dove il leader dell'opposizione sconterà la sua condanna.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Russia: Alexei Navalny annuncia (dal carcere) lo sciopero della fame

Navalny: Mosca conferma, trasferito in una colonia penale

Ucraina: la Commissione Ue è pronta a dare a Kiev miliardi di beni russi congelati