State of the Union: gli Stati Uniti credono di nuovo nella NATO

State of the Union: gli Stati Uniti credono di nuovo nella NATO
Diritti d'autore John Thys/AFP or licensors
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Di Stefan GrobeElena Cavallone
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La riunione dei ministri della difesa dell'Alleanza atlantica ha visto la prima partecipazione dell'amministrazione Biden. Gli USA tornano a trattare gli alleati come partner per prendere decisioni importanti, come il ritiro delle truppe in Afghanistan

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Se l'Europa ha trovato un po' di tregua sul fronte della vaccinazione, si è trovata invece a dover affrontare delle questioni nel campo della sicurezza comune.

La riunione virtuale dei ministri della difesa della NATO questa settimana è stata la prima alla quale ha partecipato la nuova amministrazione Biden a Washington, che a differenza di Trump si è dimostrata affabile e amichevole.

Tuttavia i problemi comuni non sono scomparsi, primo fra tutti l'Afghanistan.

L’Alleanza ancora non ha deciso se procedere al ritiro delle truppe in missione, visto l’aumento della violenza nel paese.

Jens Stoltenberg, Segretario generale della NATO ha affermato:

"Siamo andati in Afghanistan insieme dopo l'11 settembre. Abbiamo preso decisioni su come adattare la nostra presenza insieme e prenderemo anche la decisione, quando sarà il momento, di andarcene insieme".

La NATO ha attiva una missione di supporto di 10.000 soldati in Afghanistan. L’ex presidente Trump aveva raggiunto un accordo con i talebani per ritirare unilateralmente le truppe statunitensi entro il 1 ° maggio.

L'amministrazione Biden sta ora valutando se rispettare quella scadenza o rischiare una sanguinosa reazione da parte degli insorti se invece le truppe rimanessero.

Il nuovo Segretario alla Difesa degli Stati, Uniti Lloyd Austin, ha piuttosto cercato di sondare il terreno tra gli alleati per aiutare Joe Biden a prendere una decisione.

Avete sentito bene: gli Stati Uniti sono disposti ad ascoltare di nuovo gli europei e trattarli come partner.

L’ambasciatore USA sostituto presso la NATO, Douglas Jones ribadisce l’impegno degli Stati Uniti nella NATO.

“Il presidente Biden è fortemente impegnato a rilanciare le alleanze americane e la NATO è davvero in cima a quella lista. - afferma a Euronews- . Gli alleati stanno affrontando un lungo e crescente elenco di minacce. La NATO è davvero più rilevante di quanto non sia mai stata nella sua storia. Vediamo una Russia aggressiva, la persistente minaccia del terrorismo, stiamo affrontando minacce di attacchi ibridi, attacchi informatici e stiamo anche affrontando le sfide di una Cina recentemente assertiva. Quindi, come Stati Uniti riconosciamo che da soli non possiamo affrontare tutte queste sfide e nemmeno qualsiasi altro alleato in maniera individuale”.

La decisione controversa del predecessore di Biden, ossia il ritiro delle truppe americane dalla Germania, è già stata accantonata. Tuttavia, è in corso una revisione generale della presenza militare statunitense in tutto il mondo. Quanto sono importanti le truppe statunitensi in Europa, specialmente in Germania, per gli interessi della sicurezza nazionale degli Stati Uniti?

Douglas Jones, ambasciatore USA sostituto presso la NATO:

“Questa revisione è in corso e si tratta di una revisione completa, non riguarda solo l'Europa, ma le truppe statunitensi a livello globale. Tuttavia, la presenza degli Stati Uniti in Europa rimane importante, perché gli Stati Uniti sono impegnati nella NATO. Ci impegneremo per la sicurezza transatlantica e cercheremo che tutti gli alleati contribuiscano a quella sicurezza comune. Un modo in cui lo fanno gli Stati Uniti è la presenza delle nostre truppe in Europa”.

L'argomento più urgente della NATO in questo momento è l'aumento della violenza in Afghanistan. Qual è la strategia del presidente Biden per il paese?

Douglas Jones, ambasciatore USA sostituto presso la NATO:

“Questa è una discussione attiva tra gli alleati della NATO. Per il momento nessuna decisione è stata presa da parte degli Stati Uniti. Gli Stati Uniti e tutti gli alleati della NATO sono impegnati a garantire che l'Afghanistan non diventi nuovamente una base per il terrorismo che potrebbe minacciare gli alleati”.

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Un'idea è quella di lasciare una piccola forza antiterrorismo in Afghanistan, dove i talebani, al Qaeda e l'ISIS sono ancora presenti. È un'opzione seria?

Douglas Jones, ambasciatore USA sostituto presso la NATO:

“Riconosciamo che il processo diplomatico in corso è la migliore opportunità per giungere a una soluzione durevole in Afghanistan e tutti gli alleati lo sostengono. Ma in questo momento non sono state prese decisioni sulle possibilità future circa il dispiegamento delle truppe”.

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