Hope, la sonda degli Emirati che veleggia sopra Marte per raccogliere dati

Hope, la sonda degli Emirati che veleggia sopra Marte per raccogliere dati
Diritti d'autore Kamran Jebreili/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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La sonda marziana Hope realizzata dagli Emirati Arabi Uniti si è attestata su di un'orbita ellittica che gli consentirà una mappatura ottimale

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Gli Emirati Arabi Uniti festeggiano l'arrivo della loro sonda Hope sui cieli di Marte..."Missione compiuta" hanno esultato gli scienziati della base di controllo a Terra. Il Paese festeggia il suo primo viaggio spaziale su Marte.

Il complesso arrivo di Hope

Hope è entrata in orbita attorno al pianeta Rosso, un trionfo per la prima missione interplanetaria del mondo arabo.  Va ricordato che molte altre missioni verso la stessa destinazione sono andate perdute nel corso degli anni ( il pianeta è un autentico cimitero di molte missioni di diversi paesi).

Dopo aver viaggiato per 205 giorni coprendo 494 milioni di chilometri, la sonda ha eseguito in modo automatico la manovra di inserimento in orbita grazie ad rallentamento dell'abbrivio ottenuto con l’accensione dei suoi sei motori Delta-V per 27 minuti. Dopo un black-out radio di circa 15 minuti, dovuto al passaggio dietro Marte, Hope ha inviato il segnale che ha confermato il successo della manovra.

Gli Emirati sono il quinto Paese a raggiungere l'ambita meta sulla quale si progettano missioni umane sempre più vicine al punto di realizzazione.

Un lavoro di 7 anni

"Stiamo lavorando a questa missione da quasi sette anni ormai. È una grande impresa umana con le sue speranze e i suoi sogni, l'energia di molte persone si è focalizzata su questa missione, probabilmente è per questo che siamo tutti piuttosto emozionati", confessa Sarah al-Amiri, ministro di Stato per la tecnologia avanzata e presidente dell'Agenzia spaziale degli Emirati Arabi Uniti.

Il posizionamento di Hope

La sonda viaggia su un'orbita ellittica attorno a Marte che varia da una distanza dai 1.000 e i 50.000 km. Ciò consente di scorgere per esempio l'Olympus Mons ... il più grande vulcano del sistema solare. Hope accoglierà dati sufficienti a fornire la prima mappa dell’atmosfera marziana e delle sue variazioni stagionali e giornaliere, il che permetterà di meglio comprendere i cicli climatici di Marte.

Diversi sforzi si concentrano adesso sul pianeta del Dio della guerra. Cina e Stati Uniti muovono anche loro questo mese le loro sonde giunte sulla superficie del pianeta.

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