India, si stacca un pezzo di ghiacciaio dell'Himalaya: continuano le ricerche dei dispersi

I dati delle autorità indiane, resi noti lunedì, sono angoscianti.
Sono 18 le vittime finora accertate della tragedia avvenuta domenica in India, nel distretto di Chamoli, nello stato settentrionale dell’Uttarakhand.
Almeno altre 200 persone risultano tuttora disperse.
Un pezzo del ghiacciaio Nanda Devi, che fa parte della catena dell’Himalaya, si è staccato, cadendo in un fiume e causando un’esondazione, che ha devastato la valle, distruggendo ponti e strade.
Gli operai stavano lavorando nel tunnel
Le vittime e i dispersi sono per la maggior parte operai che stavano lavorando in un tunnel del complesso idroelettrico sul fiume Dhauliganga.
Molti di loro sono, comunque, riusciti a mettersi miracolosamente in salvo.
I soccorritori continuano le loro ricerche
Più di 2.000 uomini dell'esercito, dei gruppi paramilitari e della polizia stanno prendendo parte alle operazioni di ricerca e salvataggio, compresi soldati esperti in alpinismo e unità cinofile.
All'opera, sul posto, anche gli esperti della NDRF (National Disaster Response Force) e la polizia di frontiera Indo Tibetan Border Police (ITBP), che sta provvedendo a fornire assistenza e cibo ai villaggi tagliati fuori dall'esondazione.
"Una tragedia imprevedibile"
Evacuati molti villaggi lungo le rive dei fiumi Alaknanda e Dhauliganga.
Scorrendo dalle montagne dell'Himalaya, i due fiumi si incontrano prima di fondersi con il fiume Gange.
"Una tragedia assolutamente imprevedibile"; ha dichiarato Trivendra Singh Rawat, primo ministro dell'’Uttarakhand.
"Se l'incidente fosse avvenuto di sera, non ci sarebbe stato praticamente nessuno lì, perchè gli operai alla sera vanno a casa. E invece...", ha aggiunto laconico.
È intervenuto con un tweet anche il primo ministro indiano Narendra Modi.