Gruppi armati provano ad assediare la capitale Bangui, l'emergenza durerà 15 giorni
La Repubblica Centrafricana dichiara lo stato di emergenza: la motivazione è da attribuirsi ai gruppi armati che provano ad assediare la capitale Bangui.
L'emergenza durerà 15 giorni e consentirà alle autorità di trattenere i sospetti senza bisogno dell'autorizzazione giudiziaria.
I ribelli controllano attualmente la maggior parte del Paese e chiedono le dimissioni del presidente Touadéra, rieletto nelle recenti elezioni del 27 dicembre scorso.
La scorsa settimana, proprio i ribelli hanno sferrato due attacchi alla periferia della capitale Bangui, ritirandosi a seguito dell'intervento delle forze di pace delle Nazioni Unite.
L'inviato dell'ONU ha chiesto al Consiglio di sicurezza un maggior numero di militari, da schierare con urgenza nel tentativo di sedare i disordini.
I combattimenti hanno costretto quasi 60 mila persone a lasciare il Paese.
Le autorità puntano l'indice contro l'ex presidente François Bozizé, cui è stato impedito di candidarsi alle elezioni.
Quest'ultimo, salito al potere nel 2003 prima di essere destituito nel 2013, nega ogni addebito.
Almeno 200.000 civili, intanto, sono stati direttamente colpiti dai combattimenti a far data da dicembre, e almeno la metà risulta essere ancora sfollata, stando ai dato di Unicef per l'infanzia.