Mosca, sui pattini nella riserva naturale: il ghiaccio è così sottile che si può vedere il fondo

Il laghetto ghiacciato che si è venuto a creare nella riserva Khimki di Mosca
Il laghetto ghiacciato che si è venuto a creare nella riserva Khimki di Mosca   -  Diritti d'autore  Foto: Andrey Borodulin
Di Andrey Borodulin

A Mosca si pattina nella riserva naturale Khimki costruita sotto Stalin dai prigionieri dei gulag. Il ghiaccio è così sottile che si può vedere il fondo, un fenomeno rarissimo.

A Mosca, a causa del gelo e della mancanza di neve dei giorni scorsi, nel laghetto della riserva naturale di Khimki si è formata una crosta di ghiaccio liscio e praticamente trasparente, attraverso la quale è possibile vedere il fondo del bacino. 

I moscoviti, nonostante la pandemia, non hanno perso tempo si sono riversati sulle sponde del lago artificiale per approfittare di questa bellezza naturale, armati di pattini e perfino di canne da pesca. 

C'è chi si è messo a pescare i pesci dopo aver fatto il proverbiale buchetto rotondo nello strato di ghiaccio.

Nel fine settimana, la temperatura diurna a Mosca è stata di circa -8°C, mentre di notte è scesa sotto i -12°C.

Il bacino di Khimki è stato costruito durante l'era di Stalin e riempito d'acqua nel 1937. Per la sua costruzione si è fatto ricorso alla manodopera dei prigionieri dei gulag. 

Si tratta di un enorme serbatoio idrico con una superficie di circa 3,5 chilometri quadrati, parte del sistema dei canali moscoviti della Volga, che collega la capitale russa ai fiumi dei fiumi del nord, a San Pietroburgo e al Mar Baltico.

Nel frattempo, Mosca è ancora alle prese con il picco della seconda ondata di Covid-19. Domenica, le autorità hanno segnalato oltre 27mila nuovi casi e 481 decessi.

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