Musicisti e cabarettisti in vetrina: l'idea degli organizzatori per non rinunciare agli spettacoli in tempi di Covid
Se non è un ossimoro, poco ci manca. Gli artisti di strada di Berlino finiscono infatti per esibirsi nello spazio limitato di una vetrina: un luogo circoscritto per i buskers, vocati alle performance libere, un espediente per aggirare i divieti in tempi di coronavirus. La barriera di vetro tra musicisti e pubblico èuno dei modi per garantire distanza e sicurezza.
"Cerchiamo davvero di continuare con questa iniziativa fino a quando gli artisti non potranno esibirsi", dice uno dei promotori degli eventi in vetrina.
Gerd Normann, ideatore degli appuntamenti musicali e artistici, rilancia l'idea di non rinunciare alle esibizioni: "Gi artisti vogliono esercitare la loro professione - dice - e quando hanno la possibilità di farlo, anche da una vetrina, sono felici perché possono ancora fare spettacolo. Vogliono continuare ad avere un pubblico".
"Ho molti artisti come amici e so quanto stiano soffrendo ora, è incredibilmente doloroso vederlo".
Se i buskers finiscono in vetrina, altri artisti raggiungono la strada. È il caso del cantante lirico, Günther Stolarz, con la sua compagna, Isabel Schumann, alle tastiere.
''Penso che la pandemia ci abbia insegnato quanto sia importante il vero contatto umano e il nostro desiderio di vicinanza - spiega Stolarz - noi apprezziamo tutto questo molto più di prima".
Gli eventi culturali sono di estrema importanza per la nostra vita, perché nell’interazione tra gli artisti e il loro pubblico si creano prospettive completamente nuove, aveva detto mesi fa la Cancelliera, Angela Merkel, nel video rivolto agli artisti, chiamati ora più che mai a dare spazio alla creatività per non scomparire.