L'ultimo passo indietro di Trump: Usa fuori anche dal trattato Open Skies

Gli Stati Uniti sono usciti ufficialmente da Open Skies, il trattato sui cieli aperti firmato nel 1992 ed entrato in vigore dieci anni dopo. La decisione era stata annunciata sei mesi fa dall'amministrazione Trump, che ha motivato il suo passo indietro con il mancato rispetto dell'accordo da parte della Russia, uno dei 34 paesi che fanno parte dell'intesa.
ll trattato consente ai paesi membri di scambiare informazioni sui voli militari e di intelligence e di effettuare con breve preavviso voli di ricognizione sopra gli altri paesi per raccogliere dati sulle loro forze e attività militari.
Washington accusa il Cremlino di avere bloccato i voli di sorveglianza intorno ad alcune aree, tra cui l'enclave russa di Kaliningrad e il confine con la Georgia, oltre a vietare i voli di osservazione delle proprie esercitazioni militari.
Nei quattro anni di presidenza Trump gli Stati Uniti si erano già ritirati dall'accordo di Parigi sul clima e da quello sul nuclerare iraniano.
Dieci giorni fa il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha chiesto ai membri dell'intesa che tutti i dati raccolti da ora in poi non siano condivisi con l'America, visto che il trattato proibisce la condivisione di informazioni con paesi che non ne fanno parte. Lavrov ha aggiunto inoltre che le basi statunitensi in Europa non saranno esentate dalle missioni di sorveglianza russe.