Francia, nuove restrizioni anti Covid-19: chiusi bar e ristoranti a Marsiglia

Un ristoratore chiude il suo locale a Marsiglia, domenica 28/09/20
Un ristoratore chiude il suo locale a Marsiglia, domenica 28/09/20 Diritti d'autore AP Photo/Daniel Cole
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Di Cinzia RizziAnelise Borges
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Patrick Bouet, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei medici: "La seconda ondata arriva più velocemente di quanto pensiamo"

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Giro di vite in Francia, dove le cifre quotidiane sulla diffusione del Covid-19 continuano a preoccupare: oltre 10.000 nuovi casi al giorno nell'ultima settimana (16.096 solo giovedì). Bar e ristoranti chiusi per almeno 15 giorni a Marsiglia e Aix-en-Provence, zone definite di "allerta massima". Una decisione governativa contestata dagli operatori del settore, scesi in strada anche questo lunedì per manifestare.

In altre 11 città francesi - tra le quali Parigi, Lione, tolosa e Bordeaux - i bar chiudono entro le 22 da oggi ed è vietata la vendita di bevande alcoliche dalla stessa ora.

Se non cambiano le cose, a rischio il sistema sanitario francese

Tutto ciò per evitare che l'epidemia continui la sua corsa (acceleratasi nelle ultime settimane), portando sempre più persone in ospedale.

"Se non cambia nulla, la Francia dovrà affrontare un'epidemia generalizzata per molti mesi, con un sistema sanitario incapace di rispondere a tutte le richieste", ha avvertito il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei medici. "La seconda ondata arriva più velocemente di quanto pensiamo", ha dichiarato Patrick Bouet.

Il governo francese ha intanto attivato un nuovo piano, per far sì che gli ospedali possano meglio gestire i pazienti Covid. Ciò comporterà il rinvio di interventi chirurgici non essenziali, delle cure per il cancro e le dimissioni di pazienti che possono essere curati a casa. L'obiettivo è quello di liberare spazio nelle strutture sanitarie in tre aree principali del Paese.

Attualmente sono 6.000 i pazienti Covid ricoverati negli ospedali dell'esagono, dei quali oltre 1.000 in unità di terapia intensiva. Siamo per ora molto lontani dalla capacità massima - che è di circa 15.000 posti letto in terapia intensiva -, ma le autorità non vogliono correre alcun rischio ed essere sicure di essere pronte nel peggior scenario possibile".

Incrementato il "fondo di solidarietà"

Nel frattempo arriva una buona notizia per le società in difficoltà. Come ha annunciato il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, il cosiddetto "fondo di solidarietà" è stato incrementato. Le imprese che stanno attraversando la crisi - "che sono chiuse amministrativamente" o "quelle il cui fatturato sarà diminuito dell'80% a causa della crisi sanitaria" - potranno ottenere dai 1.500 euro mensili fissati in precedenza fino a 10.000 euro. Finora ne hanno beneficiato 1,7 milioni di società.

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