Charlie Hebdo: in Francia libertà di blasfemia, parola di Macron

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Di Stefania De Michele
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Inizia il processo, Charlie Hebdo ripubblica le vignette su Maometto. Macron difende la libertà di blasfemia

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Una scelta simbolica: alla vigilia del processo per l'attentato che nel 2015 fece 12 vittime nella redazione di Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese ha deciso di ripubblicare le controverse vignette su Maometto. 

Sulla questione, si è espresso da Beirut, dove è in visita, il presidente francese Emmanuel Macron: "Penso che il Presidente della Repubblica in Francia non debba mai qualificare le scelte editoriali di un giornalista, di una redazione, mai. Perché c'è una libertà di stampa a cui si è giustamente così legati, in maniera profonda. In Francia la libertà di blasfemia è collegata alla libertà di coscienza. Dal mio punto di vista, io sono qui per la tutela di tutte queste libertà".

Non chineremo mai la testa", ha spiegato il direttore di Charlie Hebdo, Riss, nel numero in edicola.
Dura la replica via twitter del Ministero degli esteri pakistano: "Un simile atto deliberato che mira a urtare i sentimenti di miliardi di musulmani non può essere giustificato come esercizio della liberà di stampa. È una minaccia alle aspirazioni mondiali di coesistenza pacifica".

Nel tweet di Riss: "L'editoriale di Riss | "Un processo non sarà sufficiente. Per scrivere questa sconfitta collettiva, non rimarrà che la storia. Non avremo il coraggio di farlo. Possiamo solo sperare che tra dieci, vent'anni emergeranno menti più libere di quelle del nostro tempo".

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