Migranti: due morti in Grecia, la società civile chiede indagini

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Di Efi Koutsokostamaria irene giuntella
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La Grecia e l'Unione europea si trovano ad affrontare richieste di indagini sulla morte di due uomini, un siriano e un pakistano, al confine  tra la Turchia e la Grecia.

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La Grecia e l'Unione europea si trovano ad affrontare richieste di indagini sulla morte di due uomini, un siriano e un pakistano,  al confine tra la Turchia e la Grecia. dopo un rapporto di un gruppo di ricerca Forensic Architecture che sostiene  "altamente probabile" che gli uomini siano stati uccisi da soldati greci. Questi decessi si sono verificati  dopo che la Turchia ha aperto le porte all'Europa.

La Commissione Europea afferma che non è il suo ruolo investigare sulla questione ma lo considera necessario.

"Innanzitutto è responsabilità delle autorità greche monitorare la situazione e indagare su questo tipo di segnalazioni e spero che siano anche preoccupate per questo. Sono anche disponibile a capire se abbiamo bisogno di nuove proposte su come possiamo assicurare che gli Stati membri monitorino i loro confini nel modo giusto"ha dichiarato Ylva Johansson, commissaria europea per le migrazioni .

Atene insiste sul fatto che queste affermazioni siano pura propaganda turca e che non vi siano prove che le forze greche abbiano utilizzato il fuoco.

"La Grecia in questo momento è quasi l'unico punto di ingresso per l'Europa,  dopo la chiusura di Libia e Marocco, per tutte le persone in povertà.  E non ci sono casi del genere come quelli riportati. E quando si parla di morte, per favore, il decesso di qualcuno e, soprattutto, di un giovane è una questione molto importante e non possiamo fare dei riferimenti banali. Ho sentito affermazioni sull'esistenza di cecchini, ma la polizia greca non ha cecchini, le armi non sono mai state usate, sono state usate alcune semplici misure dalla polizia" ha detto Michalis Chrysochoidis, ministro greco per la protezione civile .

L'Unhcr, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, sta anche esortando la Grecia a indagare sulle segnalazioni di respingimenti da parte delle autorità greche alle frontiere marittime e terrestri del Paese, eventualmente rimpatriando migranti e richiedenti asilo in Turchia dopo essere entrati nel territorio o nelle acque della Grecia.

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