Coronavirus, il governo olandese dice che un uomo è stato infettato da un visone

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Di Rachael KennedyAlice Tidey
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Un lavoratore di un allevamento di visoni ha contratto un ceppo di Covid-19 simile a quello riscontrato in uno degli animali allevati. L'esecutivo olandese dice di averne le prove.

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Il governo olandese dice di avere le prove che un essere umano abbia contratto il coronavirus da un visone.

In una lettera inviata mercoledì, il ministro dell'agricoltura olandese Carola Schouten ha reso noto che un lavoratore di un allevamento di visoni ha contratto un ceppo di Covid-19 simile a quello riscontrato in uno degli animali allevati.

Si legge che è "probabile" che il contagio si sia verificato da visone a uomo. 

"Queste nuove scoperte hanno un grande impatto sui proprietari, le famiglie e i dipendenti delle aziende di visoni, così come sulle comunità locali", viene scritto nella missiva. "Sono quindi in stretto contatto con tutte queste parti coinvolte".

Trovare il Covid-19 nei visonii non è una novità. Si tratta di mammiferi semiacquatici e carnivori allevati per le loro pellicce. Altri casi sono stati riscontrati in altre due aziende dei Paesi Bassi nell'aprile scorso: gli allevatori avevano notato che alcuni degli animali avevano difficoltà a respirare.

Inizialmente le autorità hanno supposto che fossero state le persone ad aver infettato gli animali; tuttavia, per almeno un caso si ritiene sia accaduto il contrario. 

Come conseguenza sono state imposte ulteriori restrizioni agli allevamenti di visoni, tra cui lo screening per tutte le aziende del settore nei Paesi Bassi e l'obbligo per i dipendenti di indossare dispositivi di protezione.

Gli animali e il letame non possono lasciare i siti contaminati. 

Il governo olandese ha aggiunto che, nonostante ci siano delle prove dell'avvenuta trasmissione animale-uomo, le probabilità sono "trascurabili".

Non si tratta dei primi casi di infezione da Covid-19 negli animali. 

Una tigre in uno zoo di New York è risultata positiva dopo aver sviluppato una malattia respiratoria, indica il Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC).

"Il CDC è a conoscenza di un piccolo numero di animali domestici, tra cui cani e gatti, segnalato come contagiato dal virus che causa il Covid-19, per lo più dopo uno stretto contatto con persone positive". 

Il centro consiglia di trattare gli animali domestici come farebbero fossero membri della famiglia umani e non lasciarli interagire con persone o animali al di fuori della famiglia.

Ha quindi raccomandato l'isolamento dagli animali domestici in caso di sviluppo di sintomi in famiglia.

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