ONU: "Allarme per la salute mentale". Crescono ansia e depressione

ONU: "Allarme per la salute mentale". Crescono ansia e depressione
Diritti d'autore  Salvatore Di Nolfi/AP
Di euronews

Un rapporto delle Nazioni Unite rivela il rischio per l'integrità psicologica e psichiatrica di operatori sanitari e cittadini

La pandemia da coronavirus sta causando un aumento sensibile del disagio psichico a livello globale. Gli esperti di molti paesi osservano l'insorgere di forme di depressione e di stati d'ansia tra la popolazione come conseguenza del lungo isolamento, e un rapporto delle Nazioni Unite invita i governi a farsi carico non solo del rischio per la salute fisica, ma anche per quella mentale.

Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite: "La pandemia sta colpendo famiglie e comunità causando stress. Gli operatori sanitari in prima linea, gli anziani, gli adolescenti, le persone con patologie mentali pregresse, sono i più esposti, e noi dobbiamo occuparci di loro e aiutarli".

Un allarme condiviso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo la quale si tratta di una priorità da affrontare con urgenza. Dévora Kestel, direttore del Dipartimento di salute mentale:

"Alcuni studi condotti in Canada mostrano che il 47 per cento degli operatori sanitari avverte la necessità di un supporto psicologico: quasi la metà del totale. In Cina abbiamo cifre analoghe per la depressione, 50 per cento, per l'ansia, 45 per cento, per l'insonnia, 34 per cento".

Desta allarme anche l'aumento delle persone che durante la pandemia bevono più del solito. Sempre in Canada, una ricerca ha mostrato che dopo l'istituzione del blocco, il 20 per cento delle persone tra 15 e 49 anni ha aumentato il proprio consumo di alcool.

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