Presidente sudocreano: "Non è finita, finché non sarà veramente finita". In Cina sono stati registrati questo sabato 14 nuovi casi di positività
In Corea del Sud, Paese considerato finora come un modello nel contenimento del Covid-19, arriva una nuova stretta. Nella capitale Seul sono stati chiusi tutti i bar e discoteche, dopo che un'esplosione di nuovi casi di positività in uno dei quartieri più conosciuti per la sua vita notturna, ha suscitato il timore di una seconda ondata. Il presidente Moon Jae-in ha esortato la popolazione a rimanere vigile.
"Il focolaio recentemente registrato nei locali di intrattenimento ha aumentato la consapevolezza che, anche durante la fase di stabilizzazione, situazioni simili possono ripresentarsi in qualsiasi momento, ovunque in uno spazio chiuso e affollato. Non è finita, finché non sarà veramente finita", spiega il presidente sudcoreano, Moon Jae-in.
Nel frattempo la Cina registra 14 nuovi casi di coronavirus questo sabato. E mentre si cerca di ritornare alla vita normale, rispettando comunque le misure di distanziamento sociale, il bilancio dall'inizio della pandemia è di 82.901 contagi e di 4.633, morti. Cifre lontane da quelle registrate nel resto del mondo e che, per questo, continuano a fare discutere.