Primo trimestre negativo per il settore, stretto tra il basso prezzo del barile e la pandemia
La caduta delle quotazioni del greggio e la pandemia causano ingenti perdite alle compagnie petrolifere. I dati del primo trimestre mostrano profitti in caduta libera per tutti i principali attori globali, con saldi negativi compresi tra il -28 per cento di Repsol e il -99 per cento di Total, in rapporto allo stesso periodo dell'anno precedente,
Nonostante i risultati negativi, alcune compagnie, come Total e BP confermano i dividendi previsti, mentre altre come Shell li tagliano per due terzi. Un'analoga decisione è attesa da Eni, che venerdì ha pubblicato i dati rinviando la scelta sui dividendi al secondo trimestre.
In un settore segnato dalla contrazione, tutte le compagnie annunciano tagli di spesa e di personale, e il disimpegno da settori considerati non profittevoli, come lo scisto. In conseguenza di ciò, negli Usa, si stima che centinaia di società legate all'esplorazione e alla produzione dichiareranno falllimento entro il 2021.