India, violenti scontri tra induisti e musulmani durante la visita di Trump

India, violenti scontri tra induisti e musulmani durante la visita di Trump
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Di Antonio Michele Storto
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A scatenare gli scontri settari, i più violenti da decenni nella capitale, la legge sulla cittadinanza che prevede una corsia preferenziale per induisti, cristiani, sikh, buddisti perseguitati nei paesi a maggioranza musulmana

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Decine di persone sono morte e centinaia sono rimaste ferite nei violenti scontri esplosi a Nuova Delhi, in quelle che sono stati definite le peggiori violenze settarie avvenute in decenni nella capitale indiana.

All'origine delle proteste, c'è la contestata legge sulla cittadinanza che prevede una corsia preferenziale per induisti, giainisti, cristiani,sikh, buddisti e parsi scampati alle persecuzioni religiose in Bangladesh, Pakistan e Afghanistan.

Una circostanza questa che ha fatto infuriare la già marginalizzata minoranza musulmana, accendendo tensioni che sono degenerate in scontri armati tra induisti e musulmani, proprio mentre il paese accoglieva Donald Trump, in visita ufficiale

La Polizia della capitale, che ha lanciato appelli alla pace via twitter, ha dispiegato squadre antisommossa ed eretto barricate nell'area delle violenze, per cercare di prevenire nuovi contatti tra gruppi di manifestanti. 

Le autorità locali hanno inoltre invocato il coprifuoco e l'intervento dell'esercito.

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