Erdogan sfida Assad e manda centinaia di truppe a Idlib

Prosegue serrata l'offensiva di Damasco contro la città considerata ribelle di Idlib. Obiettivo delle forze governative è recuperare i villaggi controllati dagli oppositori e soprattutto il controllo dell'autostrada che collega Damasco ad Aleppo.
Quindi avanzano le forze lealiste, sminando strade e devastando villaggi. Villaggi da cui decine di migliaia di persone fuggono. Dove? Verso il vicino confine turco. Galvanizzando la reazione di Ankara.
È delle ultime ore la notizia che la Turchia ha inviato nella provincia di Idlib ingenti truppe, secondo l'osservatorio siriano per i diritti umani nell'ultima settimana sarebbero quasi 1300 i mezzi militari turchi entrati nell'area con 5000 soldati. Ankara l'ha detto chiaro: il presidente siriano Assad deve fermarsi la Turchia non vuole altri profughi siriani. Profughi che non sanno dove andare e cercano un riparo qualunque pur di salvarsi la vita: una casa, una tenda.
Dall'inizio dell'offensiva governativa, dicembre, i siriani costretti alla fuga sono stati 600mila secondo le Nazioni Unite. Il presidente turco, il nazionalista Erdogan, che nei confini turchi conta 3,6 milioni di rifugiati siriani e da tempo sostiene di non poterne accogliere altri, ha chiesto a Damasco di ritirarsi da Idlib entro la fine del mese.