Coronavirus: panico sui mercati cinesi

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Diritti d'autore AP Photo/Richard DrewRICHARD DREW
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Di Euronews
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Perdite record nel giorno della riapertura. Mai così male dal crac del 2015. La banca centrale sfodera il bazooka dell'iniezione di liquidità

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Il Coronavirus affonda le borse cinesi e le condanna alle perdite più pronunciate dal crac del 2015. Chiuse dal blocco della città di Wuhan del 24 gennaio, le piazze di Shanghai e Shenzen hanno lasciato sul terreno fra il 7,7 e l'8,4%. E se il contenimento dei danni sulle altre piazze asiatiche allontana al momento lo spettro del contagio, per scongiurare panico e frenata delle transazioni, la banca centrale sfodera intanto l'annunciato bazooka delle iniezioni di liquidità: una prima tranche da 1.200 miliardi di yen, pari a oltre 9 miliardi di euro, per placare la febbre del paziente cinese.

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