Il premier Pedro Sánchez rifiuta d'incontrare il presidente costituzionale del Venezuela ricevuto fra mille imbarazzi dalla ministra degli esteri. L'opposizione spagnola chiede spiegazioni
Il presidente costituzionale del Venezuela Juan Guaidó è arrivato a Madrid portando con sé il dramma del suo popolo e un enorme grattacapo per il fragile esecutivo spagnolo.
Il premier Pedro Sánchez che guida una coalizione con l'estrema sinistra di Unidas Podemos ha rifiutato di incontrarsi con Guaidó, ricevuto invece da Emmanuel Macron e Boris Johnson a Parigi e Londra. Il numero due della coalzieione. Pablo Iglesias, ha declassato Guaidó a "importante esponente dell'opposizione" senza mai definirlo presidente. E questo nel mezzo di una gravissima crisi politica che potrebbe costare cara all'esecutivo. Perché José Luis Ábalos uno dei ministri di punta del governo, ha incontrato in segreto su di un aereo privato, su di una pista dell'aeroporto Madrid-Barajas la numero due del regime venezuelano: Delcy Rodriguez, persona che peraltro non potrebbe metter piede sul suolo della UE. José Luis Ábalos, una volta scoperto, ha cercato di difendersi affermando che avrebbe incontrato la Rodriguez per evitare un incidente diplomatico e per convincerla a non scendere dall'aereo. In realtà la legge afferma altro: le sanzioni dell'Unione Europea dicono che un areo che trasporti persone colpite dalle stesse non possa nemmeno far scalo in paesi dell'Unione.
Guaidó è stato invece ricevuto dalla ministra degli esteri Arancha González Laya che ha auspicato elezioni libere in Venezuela, ma è probabile che nemmeno questo sia sufficiente a evitare che la Spagna debba spiegarsi di fronte ai partner europei.
Chi invece ha ricevuto Guaidó in Spagna sono state le migliaia di venezuelani che si sono stretti attorno a lui nella capitale.