Vertice dei ministri degli esteri Ue: la crisi in Medio Oriente al centro

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Di Susan Dabbous
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Iran, Iraq e Libia, come scongiurare il rischio di nuove guerre e il fallimento dell'accordo sul nucleare iraniano.

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Riunione d'emergenza dei ministri degli Esteri dell'Unione europea a Bruxelles venerdì, al centro delle discussioni la situazione in Medio Oriente dove i rischi di una nuova guerra sembravano imminenti.

Per la diplomazia europea la priorità è tenere in piedi l'accordo sul nucleare iraniano e continuare a svolgere un ruolo rilevante nella regione.

"Siamo quelli che dialogano con gli Stati Uniti, l'Iraq e l'Iran - ha affermato il ministro degli esteri del Lussemburgo, Jean Asselborn - questo è sicuramente un punto a favore. Credo però abbiamo innanzitutto il dovere di parlare del disastro aereo in cui 176 persone hanno perso la vita, questo incidente merita un'indagine chiara e indipendente".

Il ministro degli esteri tedesco, Heiko Maas, ha sottolineato il successo della diplomazia europea.

"L'ipotesi di una guerra imminente, che sino a pochi giorni fa sembrava plausibile, è ormai svanita. Questo è uno risultato davvero positivo dovuto all'azione diplomatica europea e a quella di molti stati membri, perché hanno dialogato con tutte le parti in conflitto".

Al vertice si è discusso anche di Libia, dove si sono intensificati gli scontri tra le varie milizie. Lo scenario è ormai quello di di una lunga guerra civile.

L'Unione europea vorrebbe una Libia stabile, il paese è visto infatti come un partner chiave per frenare l'immigrazione clandestina dall'Africa.

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