La materia prima proveniente dal Piemonte vince il Gold Award, al 2019 International Black Tea Tasting Competition
Italia, patria della cucina mediterranea e dei sapori unici. La migliore pasta al mondo la trovate qui, ad esempio. Tante le materie prime italiane che primeggiano a livello internazionale e sono conosciute in tutto il globo. Ora, però, il Bel Paese si distingue a livello internazionale per una materia prima inusuale, per così dire. Stiamo parlando del tè, quello nero per essere più precisi. Direte, come è possibile? Il miglior tè nero al mondo viene da Paesi come India, Vietnam, Thailandia e Turchia, solo per citarne alcuni. Eh no, vi sbagliate, perché ad essersi aggiudicato quest'anno il "Gold Award" nella categoria dei "Tè neri internazionali" all'International Black Tea Tasting Competition (a Shenzhen, in Cina) è stato nientemeno che un tè prodotto nel Verbano, in Piemonte.
Il riconoscimento è stato consegnato a Marco Bertona, massimo esperto italiano in materia, Presidente dell'Associazione Italiana Tè & Infusi e consulente di Paolo Zacchera per la produzione del Tè del Verbano. E il tè di Bertona ha sbaragliato un'agguerrita concorrenza: una quarantina di produttori, provenienti da Paesi dove la bevanda è una vera e propria istituzione. E' la prima volta nella storia che l'Italia si aggiudica questo ambito riconoscimento.
Com'è nato il tè Nero del Verbano
Il floricoltore piemontese Paolo Zacchera conosce Bertona nel 2015. Vuole avviare una piantagione sperimentale di coltivazione di Tè italiano, biologico e a chilometro zero. I due decidono quindi di associarsi e con l'aiuto di AssoTè & Infusi si lanciano in quest'avventura. Ad oggi nel Verbano, nel territorio del parco nazionale della Val Grande, vengono coltivate oltre 20.000 piantine di camellie sinensis Kuntze (la base del tè per i neofiti). E' la piantagione più grande del Vecchio Continente, dopo quella delle Azzorre, isole portoghesi in mezzo all'Oceano Atlantico.
Ci sono voluti tre lunghi anni per vedere la prima raccolta, finita direttamente in gara nella competizione organizzata dal Tea Industry Committee of China (organismo del Ministero dell'Agricoltura Cinese). E questa gara, il tè nostrano l'ha vinta!
Un bel successo per l'Italia, quindi, in un campo che solitamente non la vede primeggiare, anzi. Un campo dove è l'Asia a farla da padrone.