Sardine della protesta: reazione antipopulista o fenomeno modaiolo?

Sardine della protesta: reazione antipopulista o fenomeno modaiolo?
Di Cecilia Cacciotto
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Anche la Francia ha le sue sardine, un fisico ambientalista propone in un saggio un'analisi chimico-fisica del più popolare tra i pesci azzurri per un'introspezione che ci porti a un'analisi profonda del nostro io più lontano. La cosa non ha niente a che vedere con le sardine italiane. Ma forse no

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La pioggia di domenica, forte fortissima, non ha fermato il flusso delle sardine che erano a Milano. In 25 mila, stando agli organizzatori, hanno gremito piazza Duomo cantando 'Bella Ciao'.

Il movimento, che nasce come reazione al capo della Lega Matteo Salvini, vuole dire che si sta facendo spazio anche nel nord dall'anima leghista.

Nato un po' per caso, dicono i suoi organizzatori, non si aspettavano un seguito cosi importante.

Ci voleva, dicono gli uni, l'ennesima distrazione da temi cruciali dicono gli altri.

Per altri ancora invece le sardine pare vadano di moda, il fisico francese Bill François ha appena pubblicato Éloquence de la sardine, un phamplet che ci fa immergere negli abissi marini con l'intento reale di portarci a scandagliare il nostro io più profondo.

Se l'operazione riesce benvengano le sardine di tutti i mari. Se no il rischio, reale, è che ci restino sullo stomaco.

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